IL PRE-GARA: IZCO “MIRACOLATO” – Tutto confermato (o quasi) tra le formazioni delle due squadre. Maran torna al 4-3-3 in assenza di Barrientos. Castro va nel tridente con Gomez e Bergessio. Legrottaglie ancora assente (in panca), gioca Bellusci in difesa. Marchese titolare al posto di Capuano. Izco recupera dal suo infortunio in fretta e in furia ed è già disponibile. Bologna con il 4-2-3-1, l’unica novità è Antonsson che vince il ballottaggio con Naldo. Attenzione concentrata sul tridente delle meraviglie composto da Kone, Diamanti e il navigato bomber Gilardino.
FISCHIO D’INIZIO DEL SIGNOR CARMINE RUSSO – La prima azione pericolosa è per il Catania, sugli sviluppi di un calcio di punizione: cross di Lodi per Bergessio che però si vede ribattuto il suo tiro da un difensore bolognese. Poco dopo ci prova il romagnolo Krhin a sorprendere Andujar dalla lunghissima distanza, ma senza esito positivo. Succede comunque poco nei primi quindici minuti di gara, le gare si studiano e analizzano dove poter colpire l’avversario.
IL CATANIA PUNTA SULLA VELOCITA’, IL BOLOGNA CERCA GLI SPAZI GIUSTI – Il copione della gara dal 25° minuto in poi è proprio questo: Catania veloce nelle ripartenze, il Bologna cerca gli spazi giusti per colpire gli etnei. Sulla base di questa descrizione della gara si riconducono le occasioni di Diamanti (tiro sballato dopo aver cercato e trovato spazio dal limite d’aria) e il lancio di Lodi per Gomez, anticipato di poco dal portiere bolognese Curci. Poco dopo ci prova ancora Gomez: l’azione è confusa, batti e ribatti, l’argentino trova lo spazio giusto ma il suo tiro va molto alto. Al 35° occasione d’oro per Marchese, ma il suo tiro a volo dentro l’area viene deviato in angolo da Curci.
LA SVOLTA CON LODI PROTAGONISTA – Al 41° l’occasione per centrare il vantaggio catanese: Lodi lancia Gomez sulla sinistra, l’argentino non ci pensa due volte e mette al centro un prezioso pallone per Bergessio che di testa prende il palo interno. La palla poi va in calcio d’angolo. Ed è proprio dagli sviluppi di esso che il Catania passa in vantaggio: il crosso di Lodi, lo stacco imperioso di Almiron dalla lunetta e Curci battuto. 1 a 0 e tanta “paura” eliminata. Poco dopo l’arbitro Russo fischia la fine del primo tempo. Thè caldo dolce nel finale per il Catania.
PIOLI SI GIOCA LA CARTA GABBIADINI, MA E’ IL CATANIA A RENDERSI PERICOLOSO – Come da titolo, inizia il secondo tempo, esce Kone ed entra Gabbiadini. Vale a dire fuori un trequartista, dentro un centravanti. Pronti, via, però è il Catania a provarci per primo: un crosso di Izco trova Almiron pronto nuovamente a staccare di testa, ma, a differenza della rete del primo tempo, la palla arriva docile sulle mani di Curci. Poco dopo, è ancora Catania, Gomez mette al centro, Bergessio stoppa male e Antonsson recupera mettendo in angolo. Al 51° la prima azione degna di nota del Bologna è davvero pericolosa: Morleo mette in mezzo, gira verso la porta Gabbiadini ma la palla esce alla destra di Andujar. Poco dopo due occasioni per il Catania, ma prima Almiron e poi Lodi non riescono a mettere in mezzo bene.
ALMIRON ESCE, IL BOLOGNA SI RENDE PERICOLOSO – Nonostante Sergio Almiron abbandoni il campo stremato (al suo posto Biagianti), il Catania non sembra accontentarsi dell’1 a 0, ma il Bologna ora è più vivo. Sono proprio i felsinei a rendersi pericoloso al 62° grazie al tiro ravvicinato di Gilardino, abilmente parato da Andujar. Poco dopo è ancora l’ex bomber del Milan a creare grattacapi al n.1 etneo, il quale non può far altro che deviare in angolo. Il Catania prova a dare un break all’assalto del Bologna grazie a Castro, sugli sviluppi di una bella azione personale, ma il suo tiro è debole.
PIOLI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO, MARAN PENSA ALLA “PELLACCIA” – Pioli sente il pareggio nell’aria e mette in campo Moscardelli per Cherubin, un centravanti per un difensore. Tre punte più Diamanti per il Bologna in campo. Il Catania pensa più che altro a coprirsi, segno evidente sono i pochi uomini che salgono sui calci d’angolo. Proprio la punta ex Chievo si rende subito pericoloso, graziando di fatto la difesa del Catania. Maran allora corre ai ripari: l’esperienza di Legrottaglie per Castro. Catania che rinuncia alla fantasia e pensa a portare a casa un prezioso risultato. Poco dopo va fuori pure Gomez, dentro Adrian Ricchiuti.
4 MINUTI DI RECUPERO, CRONOMETRO CHE NON SCORRE – C’è tempo ancora per l’espulsione di Pioli per proteste, ma il cronometro sembra proprio non scorrere per il Catania. “Non mollare perché” intona la Nord. Ma è ancora Bologna: tiro di Diamanti da fuori, palla fuori. E’ l’ultima occasione della gara, Catania batte Bologna 1 a 0.
C’E’ IL TITOLO: SALVEZZA VISTA EUROPA? – Il Catania centra il trentanovesimo punto della sua classifica e ora può anche far sogni d’Europa. Obiettivo fattibile? Obiettivo troppo “alto”? Le prossime gare definiranno ancor meglio cosa questo Catania può fare in quest’annata.
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