CATANIA – É lunedì, sembra domenica. É il 6 Gennaio, sembra il primo dell’anno. In campo Lodi indossa il numero 10, sembra ieri ed invece è adesso. Catania-Bologna, è la partita dell’anno. La prima, la più importante. Le motivazioni sono tante.
Prima di tutte, la classifica. Cinque punti dalla zona salvezza ed affrontare proprio quella squadra che ne difende il confine: il Bologna. Perdere avrebbe significato scivolare a sei punti, con la prospettiva trasferta a Bergamo da vivere stile psicodramma. Pareggiare non sarebbe bastato per rafforzare le speranze salvezza né a salvare le apparenze: guai per De Canio e per la squadra. Vincere, bisognava vincere ed attendere il risultato di Genova. Il Sassuolo perde e si avvicina, il Livorno viene agguantato, la soglia salvezza si riduce a due punti col vantaggio dello scontro diretto sugli emiliani.
Poi il goal. Mai il Catania di De Canio ne aveva messo a segno due nella medesima partita. Se non segni, non vinci. Benedetta, maledetta matematica. La sola a dar certezze ed ispirare soluzioni. Due goal su palla inattiva, due pali, uno colto su punizione da Lodi, un altro da Barrientos su azione. Contava vincere, non importava come. Contava segnare, non importava come. L’aver ritrovato sulle palle inattive soluzioni utili, è quanto basta, per ora, per esultare ed incoraggiare la rincorsa alla salvezza, che continuerà domenica prossima a Bergamo.
Infine i marcatori. Nel primo gol c’è tutto il Catania: sgroppata di Spolli, punizione. Batte Lodi, trasforma Bergessio. Dalla difesa all’attacco, passando per il centrocampo che non c’era. Profetico De Caio alla vigilia: “Basta vedere quante gare vengono decise su palla inattiva per comprendere l’importanza di Lodi”. Importante non in quanto giocatore importante, a sé stante, importante per la squadra. Ordine, carisma, soluzioni offensive e sicura sponda quando c’è da difendere e ripartire. Grazie a Lodi il Catania ritrova il goal del suo centravanti e – nel secondo tempo – la rete che vale la tranquillità. La stessa con la quale il Catania vorrebbe salvarsi al termine della stagione.
Dal particolare al generale. Contro il Bologna, l’unico aspettato determinante era e sarebbe stato comunque il risultato finale ed i punti in classifica che avrebbe portato. É arrivato il risultato, sono arrivati i goal, sono tornati i grandi ‘nomi’ di una volta sul tabellino dei marcatori. Tre ragioni, tre punti ed un campionato davanti per ritrovare quanto mancante finora: la fiducia. Del pubblico. Di sé stessi nei propri mezzi. Dall’aver ritrovato fiducia al raggiunger la salvezza il passo non sarà breve: 20 giornate in cui non perdere, la fiducia, mai, sarà più decisivo ed importante che non perdere mai.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]