Ok, l’aritmetica della salvezza l’ha data la sconfitta del Lecce con il Parma. Ma Giovinco e Paletta non hanno niente a che vedere con Milito e Peluso. Perché quest’anno no, quest’anno è diverso. Quest’anno il “grazie” non va rivolto altrove ma in casa, ai protagonisti di quella che è stata definita la stagione più bella del Bologna degli ultimi anni. A chi, solo per restare nell’ultimo mese, arriva da 5 risultati utili consecutivi e 9 punti. A chi comunque aveva già fatto in modo che la salvezza dipendesse solo da se stesso e non dagli altri, e tanto per dimostrarlo il suo l’ha fatto battendo il Genoa 3-2 al termine di una gara tosta. E il bello è che con quei 45 punti non è ancora finita. Il bello è che ci sono ancora 9 punti a disposizione. A partire da domani sera, con il Catania.
Pioli dovrà ancora fare a meno di Perez, non convocato dopo il problema muscolare rimediato a Siena e ha Mudingayi anche lui non al top ma pronto comunque a stringere i denti per formare insieme a Taider la diga di centrocampo. Ai lati Garics e, stavolta forse sì, Rubin, favoriti su Kone e Morleo. In difesa si dovrebbe rivedere la linea titolare con Raggi (Sorensen l’alternativa), Portanova e Antonsson, mentre è nel reparto avanzato che potrebbe esserci qualche novità inattesa. Il terzetto base è quello formato da Diamanti e Ramirez alle spalle di Di Vaio, ma un po’ la salvezza acquisita che potrebbe aprire al turnover, un po’ le condizioni non perfette del Nino (ancora non al meglio dopo la contusione al piede rimediata anche lui al Franchi) fanno intuire che i giochi non sono fatti. Due le ipotesi: la conferma dei due trequartisti e una punta, con chance in attacco ad Acquafresca al posto del capitano, oppure il solo Diamanti che potrebbe avere davanti a sé Di Vaio e Belfodil se non addirittura Acquafresca e Belfodil.
Dal canto suo Montella dovrà fare a meno dello squalificato Barrientos e di Llama, fermato da un problema muscolare. Ci saranno invece, seppure non al top, Izco e Almiron. L’ipotesi più probabile è quella di un 4-3-3 che dovrebbe vedere in attacco Gomez, Bergessio e Catellani. L’alternativa è un 4-4-2 con Lanzafame esterno destro a centrocampo e il tandem offensivo composto da Bergessio e Gomez. Ed è un Catania che si presenta all’appuntamento reduce dall’1-1 nel derby con il Palermo e reduce, soprattutto, dall’aver costruito la sua salvezza anticipata proprio tra le mura amiche: in casa ha perso solo tre volte e ha ottenuto 32 dei 47 punti totali. La leggi distratto, e pensi che Catania-Bologna avrà poco da offrire, con le due squadre già salve. Poi ti accorgi che in realtà entrambe un obiettivo ce l’hanno ed è quasi comune. Il Catania vuole conquistare il record di punti mai ottenuti in serie A, il Bologna, dall’ultima volta che è tornato nella massima serie, quel record di fatto l’ha eguagliato. Ma ora non si vuole fermare.
Le probabili formazioni
Catania – Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio, Catellani. A disposizione: Kosicky, Bellusci, Capuano, Biagianti, Seymour, Ricchiuti, Lanzafame. Allenatore: Montella.
Bologna – Agliardi; Raggi, Portanova, Antonsson; Garics, Mudingayi, Taider, Rubin; Diamanti, Ramirez, Di Vaio. A disposizione: Stojanovic, Loria, Cherubin, Morleo, Kone, Belfodil, Acquafresca. Allenatore: Pioli.
[Redazione Zero Cinquantuno – Fonte: www.zerocinquantuno.it]