CATANIA – Il Milan, il club più titolato al mondo. Una realtà a leggere le prime pagine dei giornali, che non risparmiano frasi ad effetto e complimenti per celebrare il pareggio sul Barcellona. Un ciclo terribile attende i rossoneri nelle prossime settimane. Dopo la sfida di andata contro i blaugrana, il Catania, quindi martedì la gara di ritorno decisiva la qualificazione in semifinale alla quale il Milan non può che credere, od almeno sperare. Corsa scudetto e corsa Champions si intersecano nel presente e nel futuro del Milan. Allegri dovrà far a meno di parecchi giocatori, tra infortunati e squalificati, condizione che, unita al dispendio di energie fisiche e mentali, oltre che al momento favorevole attraversato dal Catania, prefigura l’occasione più ghiotta per i rossazzurri di compiere una nuova storica impresa: battere i rossoneri per la prima volta nell’era Pulvirenti (sarebbe il terzo successo nella storia).
Com’è consuetudine, anche in preparazione alla sfida contro i campioni d’Italia in carica, ci sostituiamo (indebitamente) a mister Montella per schierare in campo l’undici che più ci pare adatto all’occasione.
In porta conferme per Carrizo, che ha visto interrompersi la propria imbattibilità a 341′ causa la rete di Dzemaili a Napoli. Davanti al portiere argentino ripristinata la difesa a quattro. Senza i veloci cursori in forza al Napoli non v’è ragione di sacrificare Barrientos in un ruolo che poco gli si confà. Per tenere a bada Ibrahimovic scegliamo Legrottaglie, per tenere a bada Robinho o peggio, El Shaarawy tra l’esperienza di Spolli ed il dinamismo di Bellusci scegliamo in secondo, anche a costo di un sacrificio importante in termini di riconoscenza per le prestazioni offerte dall’argentino. Motta torna a destra, Marchese a sinistra. Da tenere a bada ci saranno Antonini e Zambrotta, che fanno meno paura di Zuniga e Dossena.
A centrocampo Lodi ed Almiron sono e restano intoccabili almeno quanto Izco stante lo schieramento a tre. Una mediana arcigna che abbini anche qualità per chiudere i rifornimenti verso Ibrahimovic e compagnia, affidati con ogni probabilità a Nocerino, Seedorf, Boateng ed Ambrosini, anche se più d’uno, tra i quattro, potrebbe riposare e lasciar spazio magari ad Aquilani, od Emanuelson.
In attacco nonostante la prova d’orgoglio sciorinata contro il Napoli i tempi non paiono ancora maturi perché Lanzafame rilevi dal primo minuto uno tra Gomez e Barrientos, nonostante le prestazioni dei due argentini abbiano registrato una flessione nelle ultime gare. Le verticalizazioni del Pitu e la velocità del Papu dovranno scardinare l’accorta, esperta ma statica difesa rossonera che, senza Thiago Silva, diviene come mai vulnerabile. A reggere l’attacco nessuna alternativa a Bergessio. Suazo resta un mistero, Ebagua non sembra fisicamente pronto a regger un campionato di serie A da subentrante.
Pertanto, riassumendo il nostro undici titolare:
Catania 4-3-3) Carrizo 7, Motta 6, Bellusci 6.5, Legrottaglie 7, Marchese 7; Almiron 7, Lodi 6, Izco 6; Gomez 5, Bergessio 6.5, Barrientos 5.5. All. Montella
Panchina: Kosicky 5, Spolli 7, Capuano s.v., Ricchiuti 6, Seymour 6, Lanzafame 6.5, Ebagua 5.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]