Catania: con la Lazio il volto migliore

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logo-cataniaCATANIA – Tre punti servivano e tre punti sono arrivati. Meritati e in discussione soltanto durante i 15 minuti dell’intervallo. Andujar sembrava aver rovinato la perfetta domenica rossazzurra con l’ennesima incertezza costata il goal del momentaneo 1-1, ma ci ha pensato Nicolas Spolli a rimettere il Catania sulla carreggiata giusta, diretta verso la vittoria. Un Catania convincente, a tratti brillante, ma soprattutto molto solido quello ammirato domenica al ‘Massimino’. Pochi fronzoli, tanta sostanza. Quella di “Mister sostanza” per eccellenza, Izco. Quella di Rinaudo, ormai sempre più gladiatore rossazzurro. La sostanza di Bergessio, Alvarez, Bellusci e Spolli.

Contro la Lazio si è rivisto in parte il vero Catania, quello che non molla mai e che, a prescindere dal risultato, merita gli applausi dei suoi sostenitori. Il risultato –solitamente – viene poi da sè, come logica conseguenza. La sostanza, dicevamo. Ma non solo. Merita ampio spazio anche la determinazione di Peruzzi, che ha messo a tacere qualche frettolosa critica dimostrandosi uno dei più promettenti giovani dell’intero campionato, così come il solito educatissimo piede di Lodi, seppur il numero 10 non sembri proprio al top. Chi non ha convinto, nemmeno stavolta, è stato Castro che – assist per il primo goal a parte – è parso ancora una volta avulso dalla manovra.

Discorso a parte merita Keko: mandato in campo senza nemmeno essersi riscaldato ha interpretato nel modo corretto la gara, dimostrandosi all’altezza della situazione. A rovinare la magica giornata etnea è stato l’infortunio di Barrientos: il ‘Pitu’ potrebbe rimanere fuori per 3 o 4 partite, saltando i delicati match contro Chievo e Cagliari e, nella peggiore delle ipotesi, anche quello contro il Sassuolo. Una vera disdetta. Ma non solo. Bergessio è entrato in diffida e al prossimo cartellino giallo per lui scatterà la squalifica. Insomma, d’ora in avanti non soltanto bisognerà sperare che il ‘Toro’ non si becchi nemmeno un raffreddore, ma anche che non becchi più cartellini gialli. Difficile, quasi impossibile dato che, da quando veste la maglia del Catania, Gonzalo ha raccolto 16 gialli in 101 presenze, vale a dire uno ogni 6 partite.

Un applauso speciale lo merita infine Maran: il tecnico rossazzurro ha ripreso in mano il suo giocattolo, ha dato alla squadra la carica che fin qui era mancata e, soprattutto davanti ai microfoni, ha mostrato serenità e fiducia, trasmettendole anche al più pessimista dei sostenitori. Adesso la salvezza dista appena un punto: distrarsi è severamente vietato, ma prendere coscienza del fatto che la permanenza in Serie A non sia affatto una chimera è altrettanto doveroso.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]