Gara importante, tre punti d’obbligo. Al Massimino il Catania affronta il Bari, fanalino di coda del campionato a quota otto punti.
I pugliesi dopo un buon avvio di stagione si trovano in un momento di grossa difficoltà: manca il gioco, tanti gli infortuni, Ventura a rischio. Sono questi i fantasmi che accompagnano i biancorossi a Catania contro un avversario che, seppur spesso criticato, si trova comunque a quota quattordici, fuori dalla zona bollente della classifica ma bisognoso di punti per allontanarsene sempre più, senza sprofondare.
Presentato il match, Giampaolo opta per la conferma del 4-1-4-1, non replicando lo schema a due punte visto nell’ultima gara interna contro l’Udinese: Alvarez vince il ballottaggio con Marchese, a centrocampo c’è spazio per Gomez e Ricchiuti, panchina per Izco. Conferma, come annunciato, per Lopez in avanti, Antenucci resta a guardare.
Ventura, decimato dalle assenze, opta per il 4-4-2: Gillet tra i pali; Belmonte, Raggi, Rossi, Parisi sulla linea difensiva; Galasso, Pulzetti, Gazzi, Crimi a centrocampo; Caputo e Alvarez in avanti. Non ce la fa Kutuzov, già in dubbio durante tutto l’arco della settimana; rimando l’esordio dal primo minuto del giovane D’Alessandro.
Primo tempo noioso, il più brutto che quest’anno si sia visto al Massimino. Catania privo di gioco, di rapidità, di cuore, di anima.
Il Bari pensa ad amministrare anche perché, vista l’inedita formazione, un pari è più che sufficiente.
Si va avanti tra errori ingenui e passaggi altrettanto inutili: mai, o quasi, le due squadre si riescono a rendere pericolose. Roba da caffè in tribuna o di una dormita sul divano di casa. Fate un po’ voi, questione di preferenze.
Unici acuti a dieci dal termine. Prima è il Bari a rendersi pericoloso: Crimi viene servito in profondità, in area di rigore. Stoppato il pallone, dà palla a Caputo anticipato di un soffio da Potenza. Poi, a distanza di sessanta secondi, è Mascara ad impegnare Gillet con un colpo di testa che il portiere biancorosso smanaccia in angolo.
Fischi del pubblico, meritati, all’intervallo.
Nella ripresa il Catania cambia marcia, a fatica. Aumentano i ritmi, minuto dopo minuto la squadra di Giampaolo pressa di più, guadagna centimetri, metri, fino a costringere il Bari a non superare più il centrocampo.
I rossazzurri si rendono pericolosi con Gomez ad inizio ripresa. Giampaolo decide di cambiare, sostituendo contro i 12.000 del Massimino capitan Mascara, entrando Llama che, in realtà, riesce a dare più vivacità alla manovra etnea.
Ma, alla mezzora, Russo diventa protagonista: prima ammonisce Lopez per proteste poi, dopo appena tre/quattro secondi estrae il rosso, lasciando il Catania in dieci.
Sembra uno 0-0 scontato quando, entrato Morimoto, è Terlizzi ad insaccare su assist di Llama.
Finisce 1-0, il Catania vola a diciassette punti, a +6 dalla zona retrocessione!
[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]