Un Cagliari brutto e pallido quanto il colore della divisa indossata quest’oggi si è fatto superare dal Catania dopo che, con il risultato ancora fermo sullo 0-0, si era ritrovato in superiorità numerica per l’espulsione al 74′ di Alvarez.
I sardi arrrivavano a Catania dopo l’immeritato stop casalingo impostogli dalla Fiorentina e si attendeva una pronta reazione per riagguantare quelle posizioni perse nelle ultime domeniche e magari l’ottavo posto tanto desiderato da Cellino. Così non è stato. A quattro giornate dalla fine, inoltre, con l’obbiettivo minimo già raggiunto, ci si poteva aspettare una squadra più spensierata, divertente, divertita. Così non è stato. Poteva essere, infine, l’occasione giusta perché quei giocatori più volte dati per partenti a giugno dimostrassero il loro attaccamento alla maglia e la volontà di onorarla anche nelle prossime stagioni. Così non è stato per Lazzari, che ha offerto l’ennesima prova incolore di una stagione che ormai ha registrato un deciso passo indietro nella maturazione calcistica del ragazzo e così non è stato per Biondini, oggi apparso decisamente distratto e più impreciso del solito. E mentre la squadra dimostra di essere nel complesso stanca e priva di motivazioni, ci si chiede perché Donadoni non dia spazio, in questi sgoccioli di campionato, alla linea verde, Ceppelini (ancora inutilizzato) e Ragatzu (scampoli per lui oggi), che certamente garantirebbe maggiore impegno e dedizione alla causa.
Primo tempo avaro di emozioni. La partenza del Cagliari è tesa ad addormentare il match con una sterile circolazione della palla, di frequente interrotta da improbabili lanci in terra di nessuno targati Biondini’s foot. Il Catania, di contro, gioca più aggressivo, ha più corsa e traduce questa superiorità fisica in improvvise ripartenze che mettono spesso in seria difficoltà il Cagliari. Bersaglio preferito dei folletti siciliani Gomez e Ricchiuti è il malcapitato Perico il quale si vede costantemente avvolto e stordito dalle sovrapposizioni che lo tagliano sistematicamente fuori. La prima occasione degna di nota nasce dai piedi di Bergessio che, andato via sulla sinistra, mette in mezzo un pallone invitante per Maxi Lopez che viene però anticipato da Astori.
Quattro minuti dopo un errore in attacco di Perico permette al Catania di ripartire con Ricchiuti che fa trenta metri palla al piede e serve sulla sinistra Bergessio, ma la conclusione del numero 9 rossazzurro è debole e imprecisa e si spegne sul fondo. Al 21′ è ancora il Catania a produrre gioco: Capuano riceve palla sulla sinistra e mette in mezzo per Maxi Lopez il quale, spalle alla porta, riesce a eludere la marcatura di Astori che solo all’ultimo ha la prontezza di smorzare la conclusione del centravanti ex Barcellona. Alla mezzora si fa finalmente vedere il Cagliari che con Lazzari, Nainggolan e Cossu architetta un’azione esteticamente ammirevole ma poco efficace. Al 36′ un lampo di Biondini illumina la metacampo del Catania: il centrocampista riceve palla, avanza qualche metro e lascia partire un destro potente che sorvola di poco la traversa. Tre minuti dopo Ricchiuti inventa un corridoio per Gomez che dal fondo lascia partire un cross morbido sventato provvidenzialmente dall’accorrente Nainggolan in calcio d’angolo.
Il secondo tempo sembra riprendere il copione del primo quando già al 2′ Lopez va via ad Astori che è costretto a un intervento super da dietro; nel proseguo dell’azione Gomez colpisce debolmente di testa, la porta è spalancata, ma Agazzi riesce con un tuffo a deviare in angolo. Lentamente però sale in cattedra la squadra di Donadoni: al 6′ Acquafresca ha l’occasione di portare in vantaggio i suoi ma da pochi passi cicca malamente e clamorosamente il pallone con il sinistro. Pochi minuti dopo è ancora Cagliari: Cossu riceve palla sulla sinistra e dal vertice dell’area mette dentro per Acquafresca che conclude di prima, ma a lato. I rossoblu sembrano rinvigoriti e tonicizzati e danno l’impressione di poter segnare da un momento all’altro. Al 14′ il Cagliari recupera palla sulla propria trequarti e riparte in contropiede, tre contro uno: Acquafresca avanza ma ritarda troppo il passaggio a Lazzari che si vede costretto a chiudere la triangolazione con Biondini dosando male la forza. L’azione sfuma.
Da questo momento il Cagliari si spegne e il Catania torna e rendersi pericoloso. Al 18′ Donadoni sostituisce un insufficiente Acquafresca con Missiroli che va a posizionarsi come punta dell’attacco. Simeone risponde mandando in campo Lodi e Schelotto e le mosse del tecnico argentino risulteranno più azzeccate. Al 29, però, l’episodio che potrebbe cambiare il match. Cossu si invola da solo verso la porta avversaria e viene atterrato da Alvarez. Fallo da ultimo uomo e rosso diretto. Proprio quando la partita sembra mettersi bene per i rossoblu, però, arriva la doccia gelata: calcio d’angolo dalla destra, colpisce Bergessio di testa, Agazzi respinge corto e basso e per SIlvestre è un gioco da ragazzi ribattere in rete. Il Catania in dieci è riuscito a portarsi in vantaggio e il Massimino è una bolgia. Il Cagliari si lancia disordinatamente in avanti, ma al 37′ è il Catania a trovare ancora il gol: Schelotto approfitta della leggerezza di Agostini, mette dentro per l’accorrente Lodi che, bucata la difesa rossoblu, conclude debolmente, Agazzi però non trattiene e Bergessio realizza il secondo tap-in. La partita non ha più niente da dire. Il Cagliari insiste con azioni confuse e lanci fuori misura e il Catania si difende con ordine. Finisce 2-0. Catania a 40 punti virtualmente salvo, Cagliari inguardabile e sconsolante, in partita solo per dieci minuti. La sintesi dell’amarezza nell’atteggiamento di Donadoni: nervoso e più scomposto del solito in panchina, nel finale si lascia andare a un’espressione di rassegnazione che parla da sola. I suoi giocatori sono già in vacanza, ma forse non glielo avevano detto.
TABELLINO:
CATANIA-CAGLIARI: 2-0 (0-0)
Reti: Silvestre al 33′ s.t., Bergessio al 37′
CATANIA (4-2-3-1): Andujar, Alvarez, SIlvestre, Spolli, Capuano, Ledesma (62′ Lodi), Carboni, Ricchiuti, Gomez (71′ Schelotto), Maxi Lopez, Bergessio. A disp.: Campagnolo, Potenza, Terlizzi, Pesce, Plasmati. All.: Simeone
CAGLIARI: (4-3-2-1): Agazzi, Perico (88′ Laner), Canini, Astori, Agosini, Nainggolan, Conti (81′ Ragatzu), Biondini, Lazzari, Cossu, Acquafresca (62′ Missiroli). A disp.: Pelizzoli, Ariaudo, Magliocchetti, Ceppelini. All.: Donadoni
Arbitro: Peruzzo
Note: Ammoniti Astori, Ledesma, Conti per gioco scorretto, Silvestre per comportamento non regolamentare. Espulsi: Alvarez per gioco scorretto. Angoli: 5-2. Recupero: 1′ p.t., 3 s.t.
[Matteo Sechi – Fonte: www.tuttocagliari.net]