Buio.Pesto. Da dimenticare il pomeriggio di Cagliari. Sotto ogni punto di vista, tecnico, mentale, di organizzazione. Il Catania non c’è stato. Undici ectoplasmi schiacciati da un ciclone rossoblù. Niente partita.
Tutto quello che di buono si è visto in precedenza, in Sardegna si è volatilizzato. In attacco, a centrocampo, in difesa. Una punta, due punte, è contato poco, stavolta. Un Catania mai incisivo, mai un’azione degna di nota, mai un’idea e pomeriggio di riposo per Agazzi, estremo difensore del team di Donadoni.
Centrocampo rossazzurro impreciso, timido, affannato. Ledesma non ne azzecca una, Martinho abulico, Carboni travolto. Per non parlare della difesa. Tre gol, tre errori grossolani. Nenè salta incontrastato due volte; addirittura, sul primo gol, ha il tempo di coordinarsi e calciare un pallone vagante in area dopo aver colpito la traversa. Terlizzi, Capuano, Silvestre, tutti a guardare, la sfera, il guardalinee, ma non il centravanti cagliaritano.
Fa male. Specie questo primo gol. Perché per la seconda volta consecutiva, dopo l’episodio di Biagianti contro la Juventus,la rete avversaria è figlia della poca reattività, dello stare fermi, immobili, aspettando un fischio dell’arbitro, un cenno, un aiuto di chissà chi; quando si è ancora in gioco, quando si è nel bel mezzo dell’azione. Colpa.
Amara ciliegina sulla indigesta torta, le espulsioni. Ben due, dirette, ineccepibili. Entrate killer, reazioni inutili a sconfitta già maturata: segnali di un nervosismo pericoloso, dannoso; Martinho e Morimoto saranno costretti a saltare il prossimo match, decimando un Catania già falcidiato dagli infortuni.
Archiviare questa giornata, presto,con un bagno di umiltà. Rimuginando sugli errori fatti per non commetterli più, affinchè questa rimanga solo una spiacevole battuta d’arresto. Il Catania è un altro, lo sappiamo. Il Catania, quello vero, è molto di più. Più intenso, più sanguigno, più guerriero. Lotta;vince,perde, a volte è bello, altre volte meno, ma lotta, cuore e sudore.
Che il Sant’Elia svanisca presto nel tempo. Che venga subito un orgoglioso riscatto: Catania- Brescia al Massimino, sfida diretta prenatalizia; fondamentale .Ci vuole tutto il Catania possibile…forza!
[Dario Damico – Fonte: www.mondocatania.com]