CATANIA – Undici come i giocatori titolari in una partita ed undici come le vittorie esterne del Catania dal suo ritorno in A. I numeri sembrano terrificanti; però nonostante abbia la media di 1,8 vittorie esterne l’anno, la squadra etnea è stata più volte penalizzata da errori arbitrali che hanno condizionato un po’ il corso del campionato.
Eppure tutto era cominciato davvero nella miglior maniera auspicabile. La prima vittoria nella massima serie coincide proprio con l’esordio assoluto il 10 Settembre del 2006. Dopo uno scadente primo tempo, la partita viene sbloccata al 52°, da ” Re Giorgio” Corona che, all’esordio in A a 32 anni, infila, dai 18 metri, un destro al volo di rara bellezza e precisione, regalando ai Catanesi una storica vittoria. Nella calda giornata cagliaritana, al Sant’Elia, i due allenatori Giampaolo e Marino scelgono il solito tridente. Oltre il primo tempo con poche occasioni, la partita fu condizionata dall’espulsione di Conti al 50° per doppia ammonizione, per cui il Cagliari pagherà successivamente le conseguenze.
Per trovare la seconda vittoria esterna dobbiamo andare al 29 Aprile 2007, sette mesi di distanza, quando il Catania espugnò il Friuli giocando contro 8 uomini. I cartellini non sono di certo mancati e sicuramente perdere sarebbe stato davvero frutto di un grande errore difensivo. Non che il Catania non l’abbia rischiato. La partita viene decisa questa volta da Spinesi che, spiazzando De Sanctis dagli 11 metri al 52°. Il fallo su Mascara, che porta al rigore ed all’espulsione di Motta, comunque corretta, avviene fuori area. Di Natale sarà espulso per le proteste seguenti al goal. Dossena a gara quasi finita per un fallaccio su Edusei. La realizzazione di Spinesi porta al Catania la prima vittoria dopo 3 mesi di astinenza trascorsi tutti in trasferta, causa chiusura del Massimino successiva ai fatti del 2 Febbraio. E’ la scaturigine se non del male in sé almeno del termine “mal di trasferta”.
Facendo un excursus sulla Tim Cup, ad otto mesi di distanza, troviamo l’indimenticabile 1-2 di Milano che regalò ai rossoazzurri l’accesso alle semifinali. Era il 20 Dicembre 2007, quando al 7° Paloschi portò in vantaggio la squadra di Ancelotti. 12 minuti dopo, la risposta del Catania con Spinesi; un’azione tutta di prima che porta il Gabbiano solo davanti a Dida, colpevole sul pareggio. La rimonta rossoazzurra si completa infine al 26° con il goal del capitano Giuseppe Mascara; sul cross dalla fascia, Cafù devia, risulta un assist per Mascara che infila l’1-2 definitivo.
In questo articolo non si può non citare lo 0-4 rifilato ai cugini rosanero. Passano 15 mesi addirittura, un’intera stagione (Baldini-Zenga, 2008/2009). Quel famoso 1° Marzo del 2009 è ricordato da tutti per i goal, per le emozioni; insomma difficilmente uscirà dalle teste rossoazzurre. La festa inizia la 14° con la rete di Ledesma; incursione di Biagianti, in mezzo per Morimoto, girata perfetta ed il cross al bacio per l’argentino che gonfia la rete con un colpo di testa da maestro. Prima rete su azione. Dopo, l’espulsione di Bresciano, nel primo tempo per fallo su Morimoto, rosso diretto; il raddoppio arriva al 37° con un diagonale perfetto di Takayuki Morimoto che, (da infortunato, lo si scoprirà poi) dopo aver ricevuto un lancio da Carboni, spiazza il povero Amelia. Le emozioni di certo non finiscono qui; al 44′°Mascara si inventa un tiro al volo da centrocampo, facendo il giro del web per l’intero campionato. In questa bellissima festa non poteva non mettere la firma Paolucci; il goal arriva al 65° da un cross basso di Biagianti, dove il giovane Michele realizza un calcio di rigore in movimento, calando il poker. Da non dimenticare anche le “paratissime” infilate in sequenza da Bizzarri, altro eroe di giornata.
Da Pasqua a Natale, questa volta la vittima è la Juventus. Nove mesi, un’altra gestazione, è il 20 Dicembre 2009. All’Olimpico, dopo un primo tempo povero, proprio nel momento migliore del Catania, arriva il goal dei bianconeri con Salihamidizic al 66°, merito di una triangolazione perfetta. Il Catania, allora, si sveglia, il rigore di Martinez è già un segno di rimonta e di un Catania che ci crede. E il goal del raddoppio arriva, infatti, al 87°; ripartenza da manuale per la squadra etnea, Plasmati inventa un assist irripetibile che porta Marianito Izco, superato Cannavaro in velocità, davanti a Manninger. Implacabile l’argentino mette a segno la sua prima rete in campionato regalando la prima vittoria al Catania di Mihajlovic chiudendo l’anno nella miglior maniera possibile. Alimentando la speranza che ad inizio 2010 avrebbe portato il Catania dal fondo della classifica a salvarsi in relativa tranquillità.
Torniamo alla Tim Cup, per arrivare al 13 gennaio 2009 nella partita Genoa-Catania. Nonostante il freddo, quella notte difficilmente passerà dalle menti rossoazzurre. Gianvito Plasmati è l’eroe della partita, decisa nei primi 8 minuti. Gianvito apre le marcature al 4°, risponde Rossi al 7°, ed infine ancora Plamati all’8°. Resterà la miglior prova dell’attaccante in rossazzurro. Grazie a quella gara Adrian Ricchiuti rilancerà la sua candidatura divenendo tra i giocatori più impiegati dal nuovo tecnico. Come terzo di centrocampo Adrian non conoscerà eguali per rendimento.
La settima vittoria questa volta è ai danni della Lazio il 7 Febbraio 2010. Appena un mese dopo. L’eroe dell’Olimpico è la “gallina” Maxi Lopez, al suo primo goal in A contro la squadra alla quale il Catania l’aveva soffiato nella da poco terminata sessione di calciomercato. Il vantaggio avviene, come sempre, nella ripresa; l’uomo assist è Mascara che serve a pennello il neoarrivato Maximiliano Gaston Lopez che sigla il suo primo centro.
L’8 Maggio 2011 arriva l’ottava vittoria, in casa del Brescia, retrocesso matematicamente dopo quella sconfitta. E’ la prima vittoria esterna della stagione, il Catania l’acciuffa con Simeone in panchina che a Gennaio è subentrato a Giampaolo. Sono passati 15 mesi. La partita si sblocca al 27° con un incursione di capitan Silvestre (goleador in quell’annata) su palla inattiva. Nella ripresa, oltre a grandi occasioni sprecate, tra cui un rigore, il raddoppio arriva al 75°’ con il solito Gonzalo Bergessio, bravo prima ad approfittare lo spazio bresciano, poi a spiazzare il povero Arcari. Il Brescia si svegli troppo tardi… inutile la punizione di Diamanti che si insacca al 91°.
Il 26 Novembre 2011 la vittoria ritorna dopo appena 6 mesi. La vittima è il Lecce e il Protagonista è ”El Pitu” Barrientos. Dopo una partita sofferta fino alla fine, dimostrante una grande prova difensiva e di coraggio, arriva il meritato vantaggio al 91′ con un tiro a giro dai 25 metri. Montella, sempre altero in panchina, esplode di gioia. E’ la prima vittoria esterna del suo Catania. E’ il primo acuto in campionato di Barrientos che usato prima con parsimonia non uscirà più dal campo.
Le ultime due vittorie sono state rifilate entrambe al Siena; la prima il 22 Febbraio 2012 con un gran rigore di Ciccio Lodi al 23°; poi basta ritornare ad appena una settimana fa: il 9 Dicembre 2012. Sono passati 10 mesi. Al Franchi, apre le marcature Rosina al 10° con un tiro a giro da fuori area che coglie Andujar impreparato. Nella ripresa, è un’altra storia; il Catania entra in campo con la concentrazione giusta e dopo 5 minuti, al 50° riaggancia il pareggio con Lucas Castro che infila un diagonale affilato. Il Catania vuole la vittoria e centra l’ 1-2 con Bergessio, bravo a non finire in fuorigioco e farsi trovare pronto sul cross basso di Lodi ed ad insaccare alle spalle di Pegolo. E come dice il proverbio: Non c’è due senza tre; e il terzo goal lo realizza proprio Gonzalo Bergesso che realizza così la sua doppietta personale.
Avremmo voluto aggiungere a questo elenco la 12^, quella mancata a Pescara nella peggior maniera immaginabile. Aspettiamo la prossima, sperando che non serva un’altra gestazione..
[Elia Salerno – Fonte: www.mondocatania.com]