MASCALUCIA (CT)- Unico catanese nato e cresciuto a Catania non solo anagraficamente, anche sportivamente. Ex capitano della Primavera, Fabio Sciacca (’89) si accinge ad incominciare la sua prima stagione senza infortuni con la prima squadra, ed in sala stampa parla coi cronisti.
“Dopo due anni sono finalmente riuscito ad iniziare e terminare la preparazione senza problemi. So già di godere della stima della società, lavorando tutti i giorni spero di poter entrare anche nel cuore del Mister, ed abbinare la mia volontà di rimanere in rossazzurro con quella di giocare con continuità.
“Montella ci ha detto che partiremo tutti alla pari, starà a noi guadagnarci il ruolo da titolari. A centrocampo stiamo ruotando molto, il mister vuole valutare la nostra duttilità. In questo momento mi sta impiegando come esterno di centrocampo, lo stesso ruolo che ricoprivo con l’Under 20 di Rocca. Posso fare anche il metodista se il mister vorrà impiegarmi in quel ruolo.
“L’interesse di altre squadre, anche blasonate, fa piacere. Se arriverà un’offerta sarà la società a scegliere cosa sarà meglio per me. Io qui sono a casa. Detto ciò da qui in avanti non so cosa succederà, sarà il campo a parlare, so solo che sto bene dove sono e vado avanti per la mia strada.
“Con Montella noi centrocampisti andiamo a prendere più spesso palla nella metà campo avversaria, a far pressione, e ci proponiamo con maggior frequenza in avanti con inserimenti senza palla. Non credo che per giocare in serie A sia indispensabile della gavetta in B. Ci sono delle opportunità da sfruttare prima che passino. So di non aver fatto molte presenze in serie A ma ho sempre dato il massimo e spero che questo mio massimo possa valermi un campionato intero e costante in rossazzurro.
“La fascia da capitano è sempre un’emozione. Ho avuto modo di indossarla la prima volta con Zenga, in campionato, e lo scorso anno in Coppa Italia. Da catanese è un motivo d’orgoglio. All’interno dello spogliatoio, specie a centrocampo c’è molta concorrenza. Chi la vive in silenzio, chi mostrando sul campo di meritare un posto, fa comunque bene.
“Il livello del campionato è molto equilibrato eccettuando le quattro grandi. Possiamo fare risultato ovunque, quel che importa sarà rimanere uniti e lavorare tutti per lo stesso obiettivo. In trasferta non abbiamo una bella nomina, finora abbiamo sempre fatto belle partite, adesso vogliamo che arrivino anche i punti non solo le prestazioni incoraggianti.
“Pulvirenti e Lo Monaco? Due persone che lavorano insieme possono fraintendersi, l’importante è trovare un punto d’incontro, credo abbiano fatto pace e non ci sia più nessun attrito.
“Sapevamo che Silvestre sarebbe andato via, che ambiva e meritava una squadra importante, come del resto aveva chiarito anche la società. Il suo addio non ha scombussolato i nostri piani proprio perché la sua partenza era messa nel preventivo. Non so se andrà in una squadra importante ma spero riesca a far bene.
“Questo per noi è stato un ritiro diverso, con i suoi pro ed i suoi contro. Certo è bello rimanere a casa, poter nei momenti di libertà tornare dai propri cari senza dover affrontare lunghi viaggi. C’è stata molta serenità anche se sono mancati i tifosi. Ma sappiamo che i nostri tifosi avranno tante altre occasioni per starci vicino.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]