CATANIA – Dalle pagine de “La Sicilia” l’addì del Catania, Sergio Gasparin, traccia il primo bilancio, in itinere, della campagna abbonamenti che non sta ricalcando i grafici e le attese poste come obiettivo in sede di presentazione.
“Tre mesi e mezzo fa ho detto – dice Gasparin – in fase di presentazione ufficiale: faccio fatica a comprendere come un comprensiorio, così grande come quello etneo, riesca a esprimere un quota così bassa. Sento parlare di incerti e di scettici: non so su che cosa si possa fondare lo scetticismo. Abbiamo confermato la squadra per intero, ci sono cinque nuovi elementi, il più vecchio dei quali è Frison, che ha appena 24 anni. Dunque, è un investimento a media e lunga scadenza. Pensiamo al Catania di oggi e a quello di domani.
“La società ha fatto veramente molto per avvicinare il pubblico allo stadio: pensando alla nuova campagna abbonamenti, ha aperto il Massimino alle famiglie e ai giovani, proponendo riduzioni e situazioni di straordinario favore. I segnali sono stati forti, precisi, coerenti, credibili”.
“Pensavo che il segnale fortissimo mandato con le facilitazioni, che ci sono state e con il nostro comportamento sul mercato, incontrasse un maggiore consenso. In questo momento così non è, sicuramente c’è ringraziamento per chi ci è vicino. Cerchiamo di vedere, ancora una volta, le cose positive, sono ottimista per natura”.
Ci sarà tempo fino al 21 Settembre per stringere la mano tesa dalla società.
[REdazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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