Catania, il punto: crescono i rimpianti per una B che si poteva evitare

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logo-cataniaBOLOGNA – I rimpianti più grandi, per l’esito di questa partita, in questa specifica partita che è Bologna-Catania 1-2, sono senza dubbio dei padroni di casa: pali, traverse, decisioni arbitrali (a proprio dire), Frison. Tutto si frappone al gol tanto tifato. La beffa ancor più grande è che, una volta arrivato, con una sventagliata di Morleo, ebbene non basterà: il Catania, in dieci uomini, non solo torna in vantaggio a pochi minuti dalla fine ma rischia, con Izco, persino il 3-1. Il risultato è Bologna retrocesso.

I rimpianti più grandi, in questo campionato, in cui Bologna-Catania è solo l’ultima partita, in cui una manciata di punti (in meno, persi) avrebbero significato salvezza forse contro la Roma, di certo contro il Bologna, sono tutte e solo del Catania. Passa in vantaggio, resiste in dieci uomini, subisce il pareggio, trova la forza di metter dentro un altro pallone e vince. Una squadra così, chissà quanti punti avrà fatto in trasferta? Due, finora. Il risultato è Catania vittorioso, e retrocesso.

Gli applausi dei tifosi del Bologna a fine gara, verso i giocatori del Catania che escono a capo chino, dicono questo. La rabbia e la tristezza dei tifosi del Catania rivolte verso i propri giocatori, che per la prima volta si presentano (allenatore compreso, ma non tutti) sotto la curva, dicono il resto. Il Catania è questo: una squadra capace di imporre risultato e retrocessione sul campo del Bologna (come da programma del Presidente), ma non di salvarsi, ed in questo, l’aver vinto a al Dall’Ara questo dice:

La squadra non è retrocessa a Bologna. A Bologna anzi, ha mostrato per la prima volta di meritare davvero la salvezza. Troppo tardi.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]