CATANIA – Al Dall’Ara di Bologna il Catania era chiamato alla conferma della vittoria ottenuta in casa contro l’Atalanta, e anche se sulla carta andare a giocare fuori casa contro la squadra di Diamanti non era semplice, era un’ importante prova di maturità per poter valutare i possibili movimenti in classifica dei rossazzurri che puntano dritto ai 40 punti per potersi togliere qualche sfizio dopo il raggiungimento dell’obiettivo salvezza.
Più che prova di maturità il Catania ha dato una prova di immaturità nella gestione della partita, dei momenti passivi e delle palle gol sciupate.
I rossazzurri sembravano entrati in campo con il piglio giusto, ed effettivamente la squadra ha giocato con la determinazione giusta, soprattutto sembrava funzionare il centrocampo, e le ripartente che creavano spesso grattacapi alla difesa felsinea. Quello che è gravemente mancato alla squadra di Maran è stata la determinazione sotto porta e soprattutto la concentrazione.
Il Bologna è stato a guardare il gioco del Catania e quando riusciva a passare la metà campo riusciva sempre a imbastire l’azione che portava al gol, con l’aiuto della distrattissima difesa degli etnei che sono riusciti a complicarsi la partita proprio per una fase di non possesso palla veramente mal gestita.
Maran può fare i complimenti solamente alla zona centrocampo, che ha messo in campo ottima corsa e tecnica a disponibilità delle punte che non hanno mai sfruttato le occasioni e con un Lodi che ha sfiorato più volte il gol da fuori. Se la partita è finita con un risultato netto, il merito è anche e soprattutto del portiere Agliardi che entrato al posto del collega titolare è riuscito a chiudere ermeticamente la porta.
Da dimenticare la prestazione della difesa, tutta, con un Capuano impacciato nella fase difensiva come tutti i compagni, ed un Bellusci stranamente meno combattivo rispetto alle scorse uscite. Con l’infortunio fisico di Spolli e l’infortunio tecnico di tutti i quattro di difesa, sarà giunto il momento del nuovo Rolin?
Se la retroguardia ha fatto malissimo, gli attaccanti non hanno di certo aiutato la squadra, perché il Catania è stato sempre vivo in campo e se la fase offensiva fosse stata concreta tanto quanto quella del Bologna, la partita sarebbe potuta finire tranquillamente 4-5 senza nessuno scandalo.
Stefano Pioli ha impostato una partita per cercare di stanare il Catania, per poter fermare il giro palla etneo e ripartire in contropiede e c’è riuscito in pieno. Maran d’altro canto ha fatto un po’ di turnover ed ha messo in campo una squadra vogliosa ma distratta e forse il tecnico etneo dovrà ripensare al mancato inserimento di uno fra Doukara e Morimoto quando i rossazzurri dovevano recuperare 3 gol a venti minuti dal termine.
Grazie agli otto punti ottenuti fino ad oggi, il Catania naviga in acque tranquille a metà classifica nella parte di sinistra, ma non riesce a dare il quello sprint che in caso di tre punti a Bologna l’avrebbe lanciato al quinto posto alle spalle delle grandi del campionato.
La prossima in casa con il Parma a questo punto diventa la solita partita in casa contro una diretta avversaria, da vincere obbligatoriamente per darsi un’altra chance.
[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy