CATANIA – Archiviata con successo la trasferta di Napoli e prima della fondamentale sfida col Napoli noi di Mondocatania.com abbiamo provato a fare un pò il punto della situazione, “statisticamente” parlando. Vi proponiamo questa serie di statiche poco usuali che siamo sicuri saranno di piacevole lettura per gli amanti del genere. In questi particolari dati statistici mettiamo in risalto i cosiddetti “punti per partita”, vale a dire quanti punti sono stati fatti quando un giocatore è sceso in campo in una determinata partita. Spieghiamo meglio con un esempio: prendiamo l’udinese Isla ha disputato 21 delle 29 partite e con lui in campo la squadra di Guidolin ha ottenuto 38 dei 48 punti attuali. Il calcolo è semplice, basta dividere il 38 per il 21 è il gioco è fatto (1,8 punti a partita)! Ora passiamo alle vicende di casa nostra.
Gli amuleti – Sono essenzialmente cinque i portafortuna del Catania e ben tre sono nuovi arrivi di gennaio. L’autentico quadrifoglio rossoazzurro è il portiere Carrizo: con lui in campo il Catania non ha più perso ed ha un invidiabile media di 2,1 punti. Praticamente (ma, ovviamente, parliamo di fantasia) se Carrizo fosse sceso in campo per tutte le 29 partite di campionato il Catania avrebbe ben 61 punti in classifica, 2 in meno del Milan! Porta bene anche schierare Motta: con lui in campo il Catania ha perso solo con la Juve ed ha una media di punti a partita pari a 1,8. Altrettanta fortuna la porta il sudamericano Seymour: in calo rispetto ai primi due ma ha pur sempre una media di 1,6. Ma se i tre di cui abbiamo parlato non superano le 7 presenze in campionato e quindi sono (ancora) statisticamente poco rilevanti, chi può definirsi completamente amuleto rossoazzurro è Ricchiuti: avrà pure disputato spezzoni di 20-30 minuti per partita ma ha un’incredibile media di 1,9 (ed ha preso parte a 9 delle 10 vittorie del Catania). Altrettanto bene (anche perché è quello con più presenze del gruppetto: 18) è Izco: media a partita di 1,6.
A braccetto con la media punti generale – Ecco il gruppo di quelli che hanno una media simile (o di poco superiore) alla media punti generale del Catania, che gode di un invidiabile 1,4 punti a gara disputata.Applausi scroscianti per la media punti-partita di Legrottaglie, Marchese, Bellusci, Barrientos e Catellani, “fermi” ad 1,5. Soprattutto Bellusci merita la pagnotta: rispetto agli altri 5 è quello con più partite disputate. A braccetto con la media della squadra (1,4) vanno le medie, ovviamente, del sempre presente Lodi e quelle di Gomez, Bergessio, Spolli, Almiron e Llama (l’ingresso in campo di quest’ultimo, però, non è foriero di vittoria: solo 3 affermazioni su 9 presenze).
I “scansatimini” – Ogni qual volta che entreranno i giocatori di questo gruppetto invitiamo i nostri tifosi a fare scongiuri in tutte le lingue. Se Kosicky (1,3) e Suazo (idem, ma con manciate di minuti) si salvano in extremis, non possiamo essere “felicissimi” quando entrano in campo i seguenti baldi giovani: innanzitutto Biagianti: media non bruttissima (1,2) ma non bastante per essere al passo con la squadra. Tutti gli altri sono al di sotto: a quota 1,1 troviamo Potenza che ha potuto festeggiare solo 2 delle 10 vittorie; male, molto male anche Capuano che nelle 6 presenze accumulate non ha mai fatto vincere la squadra ed ha una media punti a partita di 0,8; malissimo, infine, anche Campagnolo: con lui il Catania non ha mai vinto ed ha una bassissima media pari a 0,5 punti.
I casi Lanzafame ed Ebagua – Infine mettiamo in una categoria a parte due tra coloro che hanno disputo meno partite in assoluto: Lanzafame ed Ebagua. Il primo ha una media non da buttare (1,3) ma su quest’ultima pesano al meno mezzo punti in più i pochissimi secondi disputati contro la Lazio. Il secondo, invece, ha una media punti pazzesca (2,0) ma non ce la sentiamo di inserirlo tra gli “amuleti”: ha disputato appena mezz’ora complessiva in due partite!
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]