Colpi e contraccolpi nel calciomercato rossoazzurro versione 2013-14. Un giudizio che rimarrà sospeso ancora per diverso tempo, tante incognite ma anche tante speranze. Nel mezzo cessioni eccellenti e più di un caso. Proviamo dunque a riepilogare, ruolo per ruolo, il materiale tecnico che avrà a disposizione Maran almeno fino a gennaio.
Portieri
Non cambiano il numero “1” e quello “12”, ovvero Andujar e Frison. Per Andujar sarà questa una stagione fondamentale, poiché è l’anno che porta ai mondiali brasiliani e lui potrebbe conquistarsi la maglia di titolare dell’Argentina. Frison invece rimane nonostante le avance di Sassuolo, Cagliari e Sampdoria. Rispetto allo scorso anno non vedremo più in panca i numeri “22” Terracciano e Messina. Il primo è passato in prestito all’Avellino, il secondo in comproprietà alla Pro Patria. A farsi entrambi le ossa. Il terzo ufficiale sarà Ficara, proveniente dalle giovanili. Il quarto sarà Bourmila, giovane preso in prestito dalle giovanili dell’Inter.
Difensori
La cessione più importante è quella di Marchese, andato via per fine contratto. Al suo posto è stato preso Monzon, un passato importante nel Lione ma qualche perplessità su di lui nelle prime due giornate. Ma alla lunga, si spera, ne verrà fuori. Importante anche l’arrivo di Peruzzi: anche se non lo si vedrà all’opera nelle prime giornate, è un pezzo importante del Catania del futuro. Sono partiti, con la stessa formula di Marchese, anche Augustyn e Potenza. Dal Dukla Bystrica è stato ingaggiato Gyomber, operazione però già conclusa da Gasparin nel gennaio scorso. Importante, in questo ruolo, il rinnovo di Legrottaglie che potrà così continuare a svolgere il ruolo di chioccia di Rolin e Bellusci. E c’è un Cabalceta rimasto che è entrato perfino nelle mire del Barcellona. Qualcosa pur dovrà dire ciò. Nelle ultimissime battute di mercato poi è arrivato anche Biraghi: un rinforzo in più sugli esterni.
Centrocampisti
Orfani di Lodi: è già un titolo. Il centrocampista ex Empoli è passato al Genoa in comproprietà. Con la stessa formula è arrivo il greco Tachtsidis, vero erede designato del centrocampista campano. La presunta cessione di Barrientos è invece un vero caso: in Qatar alla fine non ci va, come ha confermato Pulvirenti. E si dice che sia rimasto col sorriso. E’ partito anche un altro big come Biagianti, direzione Livorno, in cerca di nuove emozioni. Sono partiti anche Ricchiuti (Virtus Entella, fine contratto), Paglialunga (Zaragoza, definitivo), Llama (Veracruz, svincolato). Si potranno invece rivedere Moretti (Spezia, prestito con diritto di riscatto) e Sciacca (Ternana, prestito). Dall’Argentina è stato pescato Freire, un centrocampista di cui si parla un gran bene che però non dovrà fare “la fine” di Paglialunga. Per rinforzare ulteriormente il reparto è stato preso anche l’ex Bologna Guarente. Nelle ultime ore di mercato è invece arrivato il ceco Plasil, centrocampista di esperienza proveniente dal Bordeaux. Prestito secco per lui, ma se riuscisse ad innamorarsi di Catania…
Attaccanti
Orfani di Gomez: è un altro titolo. Al suo posto è arrivo Leto, già a Catania dallo scorso aprile. Ma si spera sia l’anno anche di Castro, già lo scorso anno spesso vice-Gomez. Sono andati via anche Doukara (prestato alla Juve Stabia) e Cani (stessa formula, ma al Carpi). Per dovere di cronaca è giusto ricordare che sono stati ceduti anche Antenucci (Ternana, prestito con riscatto), Catellani (Spezia, comproprietà), Donnarumma (Cittadella, comproprietà) e Morimoto (ritorno definitivo in Giappone). Ma solo per dovere di cronaca, perché tutti e quattro non erano da tempo nel progetto-Catania. Rientra dal prestito alla Sampdoria Maxi Lopez, la cui partnership con Bergessio sarà tutta da verificare. Nel reparto è stato concluso anche uno scambio col Milan: Barisic in Lombardia, King Boateng in Sicilia. Entrambi rimangono in prestito con diritto di riscatto della metà, entrambi speranze di un futuro concreto. Per farsi le ossa è stato infine ceduto in prestito secco Fabio Aveni al Perugia.
Resoconto
31 movimenti totali e, come già detto, un giudizio che non ci sentiamo di dare. Secondo voi invece quale è stato il miglior colpo di questa estate e quale il più grande rimpianto? Che voto dareste a Cosentino-Pulvirenti?
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]