Un passo falso, non un passo indietro.
Contro la Juventus il Catania cade vittima dei propri errori, dettati probabilmente da un eccesso di confidenza figlio dei primi minuti di gara, quando la Juventus viene messa alle corde dalla vivacità del gioco rossazzurro. Dopo aver sofferto, i bianconeri vengono fuori con schemi talmente banali da risultare efficaci di fronte alla superficialità con la quale, gli stessi, vengono letti dalla difesa rossazzurra.
Accade tutto nella seconda metà del primo tempo, passa la Juventus con Pepe, pareggia il Catania con Morimoto, c’è quindi tempo per un goal fantasma a marchio Quagliarella (partorito da un’ingenuità di Terlizzi, ndr), prima della rete con a quale, il napoletano d’origini, mette in discesa la gara per i bianconeri.
Si interrompe così l’imbattibilità interna dei rossazzurri, vigente dall’inizio del 2010. Ma il goal della capitolazione è il sunto massimo dell’atteggiamento mentale certamente carente col quale i rossazzurri affrontano anche la prima parte della ripresa. Biagianti perde palla su pressing di Quagliarella, lanciandolo a rete, dalla sua mattonella l’attaccante bianconero non fallisce.
Cinica Juventus, che poco altro combina; sprecone il Catania, che si mette le mani ai capelli quando Antenucci, appena entrato, pecca di freddezza a tu per tu con Storari, come nel tentativo di voler entrar in porta con tutta la sfera. Roba impossibile, che difatti non riesce.
Tre reti segnano indubbiamente un momento di riflessione per Giampaolo, che se in questa gara ha prediletto una interpretazione maggiormente spregiudicata, ed efficace in zona offensiva almeno per la mole di gioco costruita, dovrà alzar la voce sul nodo difesa, apparsa nuovamente svogliata e purtroppo determinante nel passivo della gara.
Riflessioni doverose anche sugli assetti in mediana, dove Biagianti continua ad arrancare, manifestando mai come oggi le proprie difficoltà. Nessun dramma comunque, ma un campanello d’allarme che servirà certamente a riportare i rossazzurri sulla terra, probabilmente con uno schema maggiormente coperto. Se Giampaolo tiene agli equilibri, momentaneamente la squadra non pare ancora esser pronta a vincere divertendo. Tant’è, la partita contro la Juventus non può che esser definitiva spumeggiante, divertente dal punto di vista delle occasioni, delle emozioni, ma ha portato ad una sconfitta, la prima casalinga, con un passivo importante, che tuttavia poco rispecchia i reali equilibri visti in campo.
Rischierà Giampaolo, perseverando, pronto a sopportare altri errori pur di limare, in campo, le spigolosità di un modulo più offensivo del solito 4-1-4-1? Difficile da credere. Il Catania ha bisogno di punti salvezza; ed adesso che la classifica, pur ottimistica, va stringendosi, molti più accoliti avrà il partito del “meglio punti che applausi”.
Vedremo cosa accadrà a Cagliari.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]
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