La garanzia che riesca non c’è. La possibilità che possa accadere sì. Numeri, statistiche, precedenti, non opinioni. La matematica, quella che a fine stagione salva o condanna, racconta storie sconosciute o dimenticate, a Catania. Ultimi in classifica, i rossazzurri sanno di dover cambiar passo, una volta per tutte. I punti sono pochi, la distanza dal quartultimo posto non è molta. La rimonta è possibile: a patto di crederci, mostrar il coraggio necessario per completarla. A sostegno di questa posibbilità – già sperimentata da De Canio – oltre ai tifosi, anche la matematica:
Stagione 2012/2013
Metro è il Genoa. Questa la situazione di classifica alla 17^ giornata: Siena 11, Genoa 13, Pescara 14. Quartultimo il Palermo, 15. Punti tra ultima e quartultima, quattro. Il Catania ha fatto peggio del Siena, 10. Al giro di boa: Siena 11, Palermo 14 e Cagliari 16. Quartultimo il Genoa, 17. I rossoblu conquistano quattro punti nelle ultime due gare dell’andata. Al termine del campionato, partendo dalla 17^, conquisteranno 25 punti: quasi il doppio dei 15 di partenza. Ne sarebbero bastati cinque in meno per salvarsi. La classifica finale: Pescara 22, Siena 30, Palermo 32 – Genoa 38. Ciò significa che, anche partendo da quota 8 alla 17^giornata, col medesimo ruolino di marcia, i grifoni sarebbero comunque riusciti a salvarsi.
Stagione 2011/2012
Metro, il Lecce. Alla 17^: Lecce 9, Novara e Cesena 12, Bologna 18. Ben sei punti di distacco tra terzultima e quartultima, con in dote il doppio dei punti dell’ultima. Al giro di boa: Novara 12, Lecce 13, Cesena 15, Siena 19. Al termine del campionato: Cesena 22, Novara 33, Lecce 36, Genoa (De Canio allenatore) 42. Non inganni il distacco. Il Lecce, terzultimo, conquistò dalla 17^giornata in poi ben 25 punti, insufficienti ma gli stessi che l’anno successivo saranno addrittura abbondanti per la salvezza del Genoa. Incide il distacco troppo netto già a metà campionato. Tutt’e tre le squadre in coda alla 17^, retrocederanno.
Stagione 2010/2011
Metro, il Lecce di De Canio. Alla 17^: Bari 11, Lecce, Cesena e Brescia 15. Al giro di boa: Bari 14, Brescia 15, Lecce 18, Cesena 19. C’è equilibrio nella zona rossa. Al termine del campionato: Bari 24, Brescia 32, Sampdoria 36, Lecce 41. I punti conquistati dal Lecce nelle ultime 22 giornate – le stesse che ha davanti il Catania – sono ben 26. Considerando il distacco dalla terzultima, ne sarebbero bastati 5 meno (senza contare gli scontri diretti). Quindi, anche partendo da quota 10, quel Lecce -sebbene all’ultima giornata forse – si sarebbe comunque salvato.
Stagione 2009/2010
Alla 17^: Catania e Siena 12, Atalanta 14, Lazio 16. Un solo punto in meno dalla quartultima rispetto alla differenza attuale. Al giro di boa: Siena 12, Atalanta 14, Catania 15, Bologna 17. Al termine del campionato: Livorno 29, Siena 31, Atalanta 35 […] Catania 45. I rossazzurri allenati da Mihajlovi conquistarono ben 33 punti. Una somma ‘spaventosa’ per una squadra scattata dall’ultima posizione. Ruolino europeo che è anche – in media – il miglior rendimento di sempre: 1,5 punti a partita. Per salvarsi ne sarebbero bastati 9 di meno, ovvero 24. Teoricamente, quel Catania sarebbe potuto partire anche da quota 3 alla 17^giornata per salvarsi: giocando quindi solo il girone di ritorno.
Alcuni dati – tratti da queste quattro stagioni – meritano d’esser sottolineati con forza: la quota salvezza non ha mai sfiorato i quaranta punti anzi, si è aggirata tra quota 33-36. Cambiando passo, squadre ultime in classifica, date per spacciate, sono riuscite mediamente a conquistare 25 punti nelle 22 partite restanti dalla 17^ in avanti. Quando i distacchi dal quartultimo posto – prima del giro di boa – sono rimasti contenuti, la lotta salvezza è sempre rimasta aperta – fino in fondo – a tutt’e tre le ultime della classe. Insomma, la missione è diffiile, non è impossibile, non per un Catania che sappia dimostrarsi cambiato, coraggioso, finalmente.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]