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Catania, Lanzafame: “Da quattro mesi mi alleno alla grande, voglio raccogliere i frutti”

MASCALUCIA (CT) Mattinata rossazzurra a Torre del Grifo. Mentre la Primavera gioca contro la Juve Stabia sul campo tre, sul campo due la prima squadra si allena in previsione della sfida contro il Chievo Verona. In sala stampa, Davide Lanzafame e Nicola Legrottaglie rispondono alle domande di cronisti e tifosi, che mediante la rubrica “Fai la tua domanda a..” hanno modo di partecipare a questi appuntamenti.

Davide Lanzafame (attaccante Catania): “L’obiettivo mio personale è chiudere in bellezza e giocando il più possibile, cosa che non mi è riuscita finora per scelte del tecnico, che comunque rispetto ed ho sempre rispettato. Da quattro mesi mi sto allenando alla grande. Voglio raccogliere i frutti. Il goal a Napoli è stato un passo importante, per me personalmente è stata un’iniezione di fiducia ma non mi fermo qua. So di potermi far valere”.

Non è difficile sentire giovani calciatori che, non trovando spazio, chiedono di andar via. Cosa ti ha spinto a chiedere di rimanere in Gennaio? (domanda suggerita da Veronica)

“Mi trovo molto bene a Catania ed in questo gruppo. Vivere in un gruppo sano è un presupposto importante. Spero che Catania mi riscatti interamente. Voglio mostrare il mio valore qua. Ho parlato con Lo Monaco che il mio obiettivo è rimanere. Col Mister ho sempre avuto un atteggiamento schietto e sincero. Lo stimo come allenatore, non l’ho mai negato. Se non gioco non sono felice ma il mio obiettivo è quello di farlo ricredere e magari ci sono parzialmente riuscito. Se adesso subentro qualcosa gli avrò dimostrato. Lui non deve darmi spiegazioni. Siamo 24 giocatori, solo 11 vanno in campo, la bravura della rosa è quella di aspettare ognuno il proprio momento.

Questo nuovo modulo si addice meglio alle mie caratteristiche ma non mi sono mai rifiutato di giocare dove ha detto il mister. Sono un giocatore generoso, se mi chiedono di giocare in porta ci vado. Quest’anno sono cresciuto molto mentalmente Evidentemente quando ho giocato non ho dato un input positivo all’allenatore. Voglio arrivare al punto di convincere il tecnico a schierarmi dal primo minuto. Vorrei giocare sempre ma anche pochi minuti se sfruttati al meglio possono essere preziosi. Anche col Milan stavo per far goal. Cerco di sfruttare quello che mi viene concesso.

La partita contro il Chievo è una gara fondamentale. Andremo lì a giocarci la partita con intelligenza ed adrenalina. Stiamo bene. Otto risultati positivi consecutivi vogliono significare qualcosa. Mi sento cresciuto molto, specie rispetto ad inizio carriere. Un semestre di poco utilizzo l’avrei cresciuto diversamente, magari avrei voluto andar via. Adesso voglio tenermi stretta questa piazza. I base alle esperienze che uno fa si matura e poi ci sono anche le mie origini. Sono orgoglioso di essere un giocatore del Catania e mi piacerebbe restare molti anni.

Che sia stato l’unico attaccante a segnare nelle ultime gare è solo un dato statistico. Un goal che vorrei segnare? Alle ultime giornate, decisivo per l’Europa League magari. Ho grande stima e simpatia per Del Piero. E’ un giocatore importante che vuole sentirsi importante. Ha capito che avendo 38 anni deve sfruttare le occasioni che Conte gli dà. E’ il simbolo della Juventus e può dire ancora tanto. La lotta allo scudetto è alla pari, chi sbaglia paga caro. Mi spiace umanamente per Masiello. Ha sbagliato ma gli sono vicino. È giusto che paghi se ha sbagliato”.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]

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