CATANIA – Dopo la sconfitta immeritata in casa contro la Juventus e il pareggio esterno in casa degli altri bianconeri di Udine, i rossazzurri affrontano un avversario che punta forte al vertice di classifica: la Lazio di Hernanes e Klose, ma proprio il secondo non è sceso in campo per squalifica e il primo non è rientrato dagli spogliatoi per il secondo tempo.
Al Massimino doveva far il suo ingresso in campo un Catania rabbioso, così come i suoi tifosi che hanno orchestrato, all’ingresso in campo delle squadre, un siparietto di protesta nei confronti degli arbitraggi delle ultime partite con la classica “Panolada”. Maran non ha rinnovato la fiducia alla difesa a tre, riportandola a quattro con Alvarez terzino e i rientranti Legrottaglie, Marchese e Barrientos titolari.
La partita è iniziata subito con un Catania voglioso che ha rischiato però di passare in svantaggio, ma dopo l’opportunità sprecata da Rocchi è iniziato il pomeriggio speciale di Gomez che ha sempre messo sottopressione la difesa degli ospiti con rapide accelerazioni, dribbling e soprattutto con 2 gol e un assist, ma ottima è stata la prestazione di tutto il Catania, che ha annichilito per tutti i 90 minuti i biancocelesti della capitale, che non hanno mai impensierito Andujar, sempre sicuro negli interventi. La Lazio non è mai riuscita ad entrare in partita e i cambi di Petkovic non hanno influito nel gioco della propria squadra, che ha subito la velocità di fraseggio dei centrocampisti del Catania ben orchestrati da Lodi, sempre pulito a centrocampo e poco lucido sotto porta.
A differenza di Petkovic, Maran ha indovinato tutti i cambi a disposizione, inserendo forzatamente per una defezione di Bergessio, Doukara, che ha fatto anch’egli un’ ottima partita, sempre presente fisicamente e lucido in zona d’area di rigore distribuendo ottimi palloni e difendendo bene palla per guadagnare metri. Anche Biagianti e Castro sono stati ottimo dopo il loro ingresso in campo. La prestazione di oggi ha sottolineato l’ottima coesione fra i reparti dei rossazzurri che sono entrati in campo con la rabbia giusta che ha contraddistinto il mese nero che non li ha visti ottenere i punti che avrebbero meritato , causa forse di terzi più che dalle prestazioni.
A Cagliari i ragazzi del presidente Pulvirenti (finalmente visibilmente felice) dovranno riuscire a trovare la prima vittoria esterna della stagione, dopo la beffa di Udine, per poter consolidare il sesto posto ottenuto proprio nei confronti della Lazio che viaggia al quinto a +4 e la Fiorentina sale al quarto posto a 21, aumenta a +7 punti il vantaggio degli etnei sulla terz’ultima, Bologna. Sperando che la rabbia conseguita dopo la partita con la Juventus, continui più a lungo possibile, insieme alla prestazione odierna.
[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]