LECCE – Gasati? Senza alcun dubbio. Lontani i tempi in cui, dopo avene rifilati tre al Milan, il Lecce si faceva rimontare e battere per 4-3 al Via del Mare. Un altro allenatore, un altro Lecce, adesso con più carica, più esperienza e più “ignoranza” sia in panchina che in campo. Una ignoranza richiesta in sede di mercato da Serse Cosmi, che ormai tanto tempo addietro ha preso il posto di Eusebio Di Francesco. Ignoranza in senso tecnico, non per forza buono ma utile: quella che fa chiudere gli occhi sulla classifica, sulla matematica, sul valore individuale e collettivo della squadra, su tutte quelle ragioni per cui la retrocessione del Lecce potrebbe sembrare inevitabile quando non scontata, persino giusta.
E chi dovrebbero trascinare in serie B al proprio posto i salentini? La Fiorentina forse? Il Genoa? Il Cagliari. Rimuginandoci su no di sicuro, affrontando ogni gara come fosse l’ultima, senza alcun timore verso avversari quasi sempre, inevitabilmente più forti, come la Roma, battuta 4-0 all’87°, 4-2 al fischio finale. I pensieri più torbidi forse, per i salentini, non arrivano tanto dal campionato quanto più dagli spifferi della procura di Bari, che indaga sul calcioscommesse. Di questa settimana le prime notizie circa un coinvolgimento del figlio del presidente del Lecce, Semeraro, nell’aggiustamento di alcune partite dei giallorossi. Qualora ciò venisse acclarato, per responsabilità diretta il club rischierebbe la retrocessione.
Numeri – I punti in classifica sono trentuno, quando a sette giornate dal termine ne restano a disposizione ben ventuno per cercare di colmare i quattro di distanza dalle due quartultime: Genoa e Parma. Contro i Grifoni due pareggi, contro i ducali un pareggio e lo scontro diretto da giocarsi al Via del Mare alla quattro giornate dalla fine. In mezzo Napoli, Lazio, Juventus: la strada per la salvezza è tutt’altro che facile, tutt’altro che pronosticabile, per questo serve ignoranza. Eppure, il Lecce è più temibile in trasferta che in casa, sapevate? Sono 16 i punti totalizzati dai salentini lontano dal Via del Mare, dove ne sono stati conquistati 15. In 15 uscite esterne, 14 reti segnate, 23 subite valse 4 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Nelle ultime 5 partite sono arrivati 3 pareggi, una sconfitta ed una vittoria. Il Lecce è in serie utile da tre turni nei quali ha ottenuto 8 punti consecutivi. Eccettuando la sconfitta a San Siro contro il Milan la serie utile salirebbe a 9 risultati consecutivi, per un totale di 17 punti comunque conquistati nelle ultime 10 giornate. In trasferta, il Lecce di Cosmi ha perso solo contro Udinese e Milan. Il miglior marcatore del Lecce è David Di Michele, 10 reti in stagione, seguito da Muriel con 7 centri.
Precedenti – Solo un successo salentino a Catania, risale all’anteguerra. Nella serie C 1940/41 i giallorossi espugnarono il campo di Piazza Esposizione per 0-1, ma l’avversario non era ancora il Catania moderno, il Club Calcio Catania. Nei confronti totali, ben 15, 7 sono state le vittorie etnee, una a tavolino nella Coppa Italia 2003/2004 (il Lecce non si presentò in forma di protesta per l’ampliamento a 24 squadre della Serie B conseguente al caso-Catania), 7 i pareggi, 1 vittoria degli ospiti. Nell’ultimo precedente, la scorsa stagione, il Catania di Simeone trovò la sua prima vittoria stagionale instradandosi verso la salvezza, chiusa la parentesi Giampaolo. In avanti a fine rimo tempo con la rete di Silvestre, i rossazzurri vennero ripresi in fretta, ad inizio della seconda metà di gioco, dalle reti di Jeda e Munari. Decisero l’incontro le prime due reti, e la prima doppietta in A in carriera, del nuovo numero 10 etneo, Francesco Lodi, giunto a Catania in Gennaio. Da punizione Lodi trafisse per ben due volte, sullo stesso palo, il portiere dei salentini, Rosati. Nel girone d’andata del campionato in corso, il Catania centrò contro il Lecce la sua prima vittoria esterna stagionale. A decidere l’incontro fu la rete di Barrientos, la prima in campionato. L’argentino, subentrato a gara in corso, trafisse Benassi al 90′ con un tiro d’esterno da fuori area.
Caro il mio ex – Gennaro Delvecchio, dopo aver riconquistato Catania in sei mesi ha deciso, lo scorso Gennaio, di tornare a casa, in Salento, scelto da Cosmi e convinto dal contratto biennale offertogli dai giallorossi. Classe 1978, il centrocampista nativo di Barletta ha chiuso così la sua terza esperienza in maglia rossazzurra ed aperto la sua seconda in maglia giallorossa. A Catania, tra il 2000 ed il 2009, tra serie C e serie A, cinque campionati, 64 presenze ed 8 reti. Ex ma della sfida contro il Catania come derby, sono in tanti. Si parte col tecnico, Serse Cosmi, che a Catania, la scorsa stagione, trovò il capolinea della propria esperienza sulla panchina del Palermo. Tanti sono i giocatori dell’organico leccese con trascorsi rosanero: Blasi, Carrozzieri, Di Matteo, Di Michele, Giacomazzi. Restando in tema derby, qualche ex Bari c’è però nel Catania Legrottaglie, Marchese, Almiron, Lanzafame.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]