MASCALUCIA (CT) – C’è elettricità nell’aria. L’allenamento di rifinitura si è appena concluso, i tifosi sfollano le tribune, i giocatori liberano il campo, i pensieri di tutti si riempieno soltanto della partita di Domenica, vanno dritti all’Olimpico, al Catania che affronterà la Roma. Per Rolando Maran invece, sulla strada che porta a Roma, c’è un’ultima stazione di sosta, la sala stampa in cui l’attendono le domande dei giornalisti e dei tifosi partecipanti alla rubrica “Fai la tua domanda a..”
“I dubbi sono tutti risolti. Resta da valutare alcuni acciacchi dei singoli. Spolli e Salifu sono convocabili ma devono crescere nella condizione. Biagianti sta trovando continuità negli allenamenti, cresce e può crescere ancora. Per esperienza e carattere può metter in campo la prestazione che serve a Roma.
Lo spirito è quello del primo giorno di scuola che finalmente arriva. Partiamo alla grande, ci sono grandi stimoli nell’affrontare la Roma nel suo stadio. MI è capitato di immaginare l’esordio, naturalmente l’ho immaginato vittorioso”.
Andujar o Frison? Quali sono le peculiarità ed i pregi dell’uno dell’altro (domanda suggerita da Damiano, Salvo Mentesana, Sebastiano Ieni, Cristian di Bella)
“Mariano mi garantisce grande esperienza, Frison ha grandi margini di miglioramento. Posso contare su tre portieri di sicuro affidamento.
Con la panchina lunga avremo più scelta in panchina, e poi l’aspetto morale di sentir il giocatore più coinvolto, pronto per entrare. I giudici di porta? Daranno un aiuto enorme. Il calcio è fatto anche di decisioni non giuste ma in buonafede.
Marchese? Non ho alcuna remora. Se è coinvolto, dentro la causa non c’è nessun problema. Rolin l’ho visto troppo poco. Finora ha fatto solo test. Vedremo in campo”.
Disputeremo una partita cercando di imporre gioco oppure lasceremo fare alla Roma il suo gioco e noi subito pronti a colpirli in contropiede ?
(domanda suggerita da Domenico)
“Credo che le difficoltà ci siano in tutte le gare, con o senza un grande pubblico. L’entusiasmo del pubblico romano galvanizzerà anche noi. Ci giocheremo le nostre carte, sappiamo la forza di notri avversari ma anche la nostra. Avremo un’idea di gioco ben precisa ma dovremo esser bravi a metter in campo la nostra identità. Andiamo in campo per essere noi, poi sarà il campo a determinare se potremo giocare un metro o dieci avanti o dietro.
Molto dipenderà dalla copertura degli spazi, anche nell’arginare Totti. Non c’è mai un giocatore che determina la partita. I calci da fermo? Spesso sono fondamentali, abbiamo giocatori abili in questo frangente, meglio.
I pronositici della Gazzetta? Uno stimolo in più per dimostrare che non siamo da zona retrocessione.
La condizione fisica conterà molto. Gli stimoli a volte contano più d’ogni altra cosa. Non mi aspetto null’altro dal calciomercato. Adesso è importante avere un numero giusto di giocatori in rosa. Era importante confermare il blocco dell’anno scorso ed in più abbiamo ragazzi che possono darci una mano”.
La scelta tra Antenucci, Morimoto e Doukara dipenderà solo dalla società od anche dal suo parere? (domanda suggerita da Dario)
“Ci sono situazioni di mercato e volontà del tecnico e della società. E poi mai dimeticare la volontà del giocatore. Spesso la volontà del giocatore conta più d’ogni altra”.
In quale ruolo vede meglio Castro e se domani potrebbe trovar spazio(domanda suggerita da catanese 56)
“Finora l’ho provato sulle due fascie. Vorrei provarlo il futuro come mezzala”.
[Giuseppe Puglisi – Fonte: www.mondocatania.com]
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