CATANIA – La seconda partita dei rossazzurri in casa li opponeva ai primi in classifica, il Napoli, che insieme a Juventus e Lazio viaggiavano a punteggio pieno ed in più ‘unica squadra italiana riuscita a vincere nella settimana europea con il risultato di 4-0 nei confronti dell’AIK Solna, tutto grazie ad una tripletta di Vargas che è stato schierato solamente per il forcing del secondo tempo.
I due mister hanno schierato in campo le formazioni che ci si aspettavano alla vigilia, con le conferme di Biagianti al posto di Izco e Barrientos per un ipotetico Castro, indiscrezione della vigilia. Mazzarri ha mandato in campo il suo undici consueto dando la maglia da titolare a Zuniga a discapito di Dossena.
Pronti via, la svolta della partita, che è stata dettata da un’espulsione al primo minuto di Bergonzi comminata ad Alvarez per fallo da ultimo uomo su Cavani, lanciato a rete, da un errore dello stesso argentino del Catania, chiaro.
Ovviamente rimanendo in dieci la partita si è messa duramente in salita per i rossazzurri, che hanno tenuto botta al pressing offensivo del Napoli resosi poco pericoloso e solo con qualche tiro da fuori area di Cavani, sbilenco, nel primo tempo. Nel secondo invece il Napoli pur inserendo Vargas e Insigne, passando ad un attacco a quattro, non è riuscito a mettere in ambasce la grande prova del sistema difensivo etneo che ha bloccato alla grande ogni folata offensiva dei napoletani limitando tutt’e quattro le punte ben al largo della zona rossa. Negli ultimi minuti della partita il grande impegno di Bergessio che oggi ha fatto reparto da solo, unita al temperamento di Gomez, stavano per ben due volte portando i frutti sperati per ottenere i tre punti. Strepitosa parata di De Sanctis prima, clamoroso palo a 2′ dalla fine.
Da dimenticare la prestazione di Biagianti che in campo per tutto il primo tempo, è andato in difficoltà comprensibilmente nella marcatura su Zuniga, meno quando riportato a centrocampo dall’ingresso di Bellusci, ha peccato anche nelle cose più semplici, rendendo più complicato il compito della difesa nel chiudere benissimo ogni varco. Giusta l’espulsione di Alvarez, ma Bergonzi, oggi, è sembrato un po’ troppo autoritario e voglioso di imporsi sulla partita, vedi richiami su Marchese che non aveva protestato e anzi aveva chiesto più volte scusa e su Legrottaglie, ammonito per un fallo di mani apparso involontario (da tergo) ma punito col giallo.
Questa prestazione accende nuovamente la luce dell’entusiasmo, che sembrava essersi spenta dopo la partita di Firenze. Mercoledì sera, al Massimino arriverà un’Atalanta reduce dalla vittoria contro il Palermo, in salute e con gli stessi punti del Catania. Ma se i rossazzurri troveranno uno stadio così caloroso e la determinazione nei propri mezzi mixata alla rabbia agonistica offerta contro il Napoli, i tre punti potrebbero essere un obiettivo da mirare e ottenere, per poter dare anche un’ottima smossa alla classifica che resta corta, grazie ai risultati della giornata.
[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]
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