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Catania: nel Segno del “Pitu”

Coppa Italia. Catania e Brescia si affrontano al Massimino per il quarto turno di una competizione spesso definita inutile ma che, comunque, permette ai meno presenti in campionato di mettersi in mostra, o quantomeno provarci. Insomma, una buona amichevole in sostituzione della classica partitella in famiglia del giovedì.

Giampaolo mischia le carte, facendo vedere nonostante tutto qualcosa di interessante. Nell’undici titolare Campagnolo va tra i pali. Novità in difesa: riposo, meritato, per Silvestre; Alvarez a destra, Marchese a sinistra per l’inedita coppia centrale formata da Terlizzi e Potenza. A centrocampo Sciacca prende il posto di Biagianti davanti la linea difensiva, supportato dalla mediana formata da Delvecchio a destra e Martinho a sinistra. Barrientos, in posizione da trequartista, supporta le due punte Antenucci e Lopez che, squalificato, salterà la gara di domenica contro la Lazio.

Iachini scende in campo con la formazione annunciata, senza grosse novità: Arcari, Berardi, De Maio, Zoboli, Dallamano, Baiocco, Budel, Hetemaj, Taddei, Possanziani, Feczesin.

Partenza sprint del Catania che, in due minuti, si rende altrettante volte pericoloso: prima è Antenucci a concludere dal limite costringendo Arcari alla presa bassa, poi è Alvarez a tentare la botta dai venticinque metri, mandando non di molto a lato.

Ma passa a lato ed i rossazzurri passano in vantaggio: al tredicesimo Martinho calcia da oltre venti metri, De Maio devia il pallone che si insacca, ad Arcari spiazzato. Goal meritato, frutto di un inizio volenteroso e coraggioso, senza remore degli avversari che, comunque, non tardano nella risposta.

Passano soltanto cinque minuti ed il Brescia pareggia: Possanzini avanza sull’out destro dove, indisturbato, può mettere rasoterra un pallone a centro area sul quale di avventa Feczesin che, da due passi, non sbaglia e mette dentro la rete del pareggio.

Le squadre non mollano, disputando una buona parte centrale del primo tempo. Un occasione per parte: prima è il Catania a rendersi pericoloso con Antenucci, servito da Barrientos, a sprecare con un pallonetto impreciso; poi, al trentaquattresimo, Feczesin scatta sul filo del fuorigico trovandosi così tu per tu con Campagnolo, sprecando tutto nell’uno contro uno. Si chiude così la prima frazione di gioco.

Nella ripresa esce fuori il Catania. Squadra già determinata in avvio di tempo e che, col passare dei minuti, prende il sopravvento sugli avversari. A sbloccare il risultato ci pensa Lopez con un gran goal da fermo, su assist di Delvecchio: conclusione all’incrocio dei pali dove il portiere avversario non può arrivare.

Passano pochi minuti ed il Catania col neo entrato Pesce chiude i conti con una botta dal limite dell’area di rigore sul palo più lontano. Poi Antenucci e ancora Lopez nel finale chiudono i conti per il definitivo 5-1.

Incontenibile Barrientos, così come Lopez e Antenucci insieme. Gara che, forse, così inutile non è stata. E se lo è per il valore della competizione, è ugualmente utile a mettere in difficoltà mister Giampaolo che adesso farà davvero fatica a lasciare il “Pitu”, autore di assist a ripetizone, ed una tra le due punte in panchina. Il Catania accede agli ottavi dove nel prossimo incontro affronterà la Juventus, a Torino.

[Fabio Alibrio – Fonte: www.mondocatania.com]

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