MASCALUCIA (CT) – Un goal e tutto cambia? Un goal è uno squillo che richiama l’attenzione su qualcosa o qualcuno che poca ne attirava in quel momento. Ma una volta ottenuta l’attenzione, bisogna metter in mostra le qualità che non episodiche come un goal, ma costanti come l’impegno, convinzione e talento valgono un passo indietro nelle strategie, di mercato, che lo vedevano già sull’uscio di Torre del Grifo nel Giugno scorso. Mario Angel Paglialunga, dopo il goal messo a segno contro la Sampdoria, tiene la sua prima conferenza stampa (dopo quella di presentazione vecchia due anni) rispondendo alle domande di cronisti e tifosi partecipanti alla rubrica “Fai la tua domanda a..”
Come immaginavi il percorso a Catania?
“Immaginavo di giocare dal primo minuto ma ho subito un infortunio prima e dopo non ho trovato spazio. Il lavorare bene e con sacrificio mi ha portato i frutti. Devo continuare così. Ci sono stati tanti pensieri di tornare a casa o in prestito ma alla fine un giocatore sa che deve allenarsi e fare il meglio per la squadra. La possibilità c’è di avere un posto da titolare qui.”
Obiettivo di stagione?
“Mi sono posto l’obiettivo di prendere continuità e di avere un posto di titolare, non è facile perchè la squadra sta bene e dobbiamo fare tutti di più per trovare un posto da titolare”.
Rimanere a Catania?
“Voglio rimanere a Catania devo lottare come tutti vediamo cosa vuole la società se preferisce mandarmi in prestito perchè io possa prendere minuti nelle gambe”.
La tua carriera in Argentina com’è stata?
“Ho cominciato bene in Argentina, dopo ho avuto un brutto infortunio e mi ha bloccato la carriera. Se io ero apposto non so se avrei avuto il posto di titolare”.
La città di Catania per te cosa è?
“Catania è una città simile a Rosario, città allegra simpatica, ci sono molti siciliani che vivono a Rosario, quindi sapevo cosa mi attendeva. Mi trovo bene perchè gli argentini, compagni di squadra, mi hanno fatto stare bene. Loro mi hanno aiutato molto sanno che non è facile stare fuori per infortunio e mi hanno aiutato tanto sia dentro che fuori dal campo. Chi in particolare? Tutti indistintamente, ma di più chi è qui da molto tempo sia argentini che italiani”.
Cosa faccio durante il giorno?
“Sono un ragazzo normale, ascolto musica, guardo film, telenovelle argentine”.
Che partita sarà contro il Torino?
“Non è una partita facile, gioca bene il Torino, fa girare il pallone. Dobbiamo essere concentrati e dobbiamo lavorare tanto per essere più cattivi e per diventare una grande squadra”.
Dopo il goal tutti ti hanno abbracciato, ha un significato?
“Si tutti erano contenti del mio goal, il gruppo mi vuole bene, contento per i miei compagni, per la mia famiglia”.
Ruolo in campo?
“Per me è un ruolo nuovo, l’esterno, io ho sempre giocato davanti la difesa. Non c’è nessun problema, mi trovo bene”.
Umore dopo la sconfitta di Pescara?
“Ogni tanto capita ma dobbiamo stare attenti sempre. La partita era chiusa, abbiamo sbagliato troppo”.
[Giuseppe Puglisi – Fonte: www.mondocatania.com]