CATANIA – Se parliamo di notizie di calciomercato, le uniche fondate al di là di ogni smentibile indiscrezione, sono quelle di recente diffuse dalla Lega Serie A con la diramazione delle liste di compartecipazione che le società professionistiche dovranno impegnarsi a risolvere entro i termini stabiliti. Ci sarà tempo fino alle 19.00 di giovedì 20 giugno per risolvere o rinnovare i vi coli. In caso di mancato accordo, la definizione avverrà tramite offerta in busta chiusa, da depositare comunque entro le ore 19.00 di giovedì 20 giugno. In caso di mancato deposito, ai sensi della normativa vigente, il calciatore rimarrà tesserato a titolo definitivo per la società già titolare del tesseramento.
Il Catania è impegnato su più fronti. Ma una sola è la comproprietà che vale più di tutte le altre. Quella di Francesco Fedato. Il giovane esterno offensivo, prelevato in estate a parametro zero dalla serie D e ripropostosi nel professionismo con la maglia del Bari, è presto entrato oltre che nel taccuino del tecnico dell’U21, anche in quello di tante squadra della massima serie. Per tutta questa serie di ragioni il futuro del giocatore, la cui metà del cartellino è stimata ormai in 1.5mln di euro, è più che mai incerto e complicato ulteriormente dalle necessità società del Bari, che fanno tentennare gli accordi di massima presi tra le parti al momento della sottoscrizione della comproprietà.
La società barese vive, in questi giorni, una complessa trattativa che potrebbe portare al passaggio di mano al vertice dirigenziale. Con annessi e connessi anche in termini di ripianamento di debiti prima della vendita, onde evitare penalizzazioni nel prossimo campionato disattendendo le scadenze Irpef di Giugno (1.3mln in stipendi ai tesserati). Da qui la necessità di far quanta più cassa possibile mettendo sul mercato i giovani messi in gran mostra nell’ultimo campionato. Col Catania se n’è parlato tanto di Fedato, e se ne continuerà a parlare finché le due società non troveranno un accordo che aggiunga qualcosa al merito dell Bari, per aver valorizzato questo classe 1992 dalla gran prospettiva. Qualcosa che parecchie squadre di serie A sarebbero disposte a garantire, se si arrivasse alle buste. Ma che poco onorevole sarebbe per la nomea di una società che non potrà che continuare a far delle comproprietà un importante strumento di sussistenza sportiva.
Affari che non si risolvono in tempi lunghi, ma con un’accelerazione decisa. Che è bene augurarsi arrivi quanto prima. In questa stagione, con la maglia biancorossa, Fedato ha messo a segno 6 reti in 26 partite, undici delle quali iniziate dalla panchina, ed anche tre assist. Un totale di 1556 minuti giocati al suo esordio nel torneo cadetto. Il tutto impreziosito dall’esordio con la maglia dell’U20 azzurra il 6 Febbraio 2013, contro la Germania. Quindi, il goal all’U21 in amichevole, e la convocazione da parte del ct degli azzurrini, Mangia. Da non escludere l’ipotesi di rinnovo della compartecipazione
Di portata minore le altre trattative. Marco Cuomo, centrocampista, 1991, tesserato con l’As Melfi (in stagione 23 presenze, 1 goal in seconda divisione, compresa la parentesi a Milazzo). Maikol Negro, attaccante, 1988, una serie di brutti infortuni alle spalle, ben radicato con la Nocerina (Prima divisione) dove in questa stagione ha giocato 20 gare (compresi play-off) mettendo a segno 4 reti. Alessandro Provenzano, attaccante, 1991, 20 presenze (650′) e nessun goal col Martina Franca (seconda divisione). Gerardo Strumbo, classe 1991, difensore frutto della Primavera rossazzurra, 24 presenze in seconda divisione col Milazzo.
Va ricordato come, recentemente, il destino di Negro è stato legato a quello di Terracciano (portiere, 1991), portiere che il Catania potrebbe riscattare dalla stessa Nocerina, titolare del tesseramento dell’attaccante ’88. Quasi sicuro, fino a poco tempo fa, il riscatto di Alberto Frison (1988) dal Vicenza. Il prolungamento di Mariano Andujar non è stato granché gradito dal procuratore del giocatore. Frison chiede spazio, ma il Catania non può dare garanzie in tal senso. Da qui l’interesse del Cagliari che vedrebbe con favore una risoluzione alla buste. Il Vicenza ci pensa. Tanto più che che Sergio Gasparin, che concluse l’affare anche grazie ai buoni rapporti col club veneto, non siede più al tavolo delle trattative.
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]