CATANIA – Il Presidente Antonino Pulvirenti parla, ospite a Sala Stampa (Antenna Sicilia, ndr), della salvezza dei rossazzurri ma anche e soprattutto del futuro prossimo che riguarda allenatore, giocatori, abbonamenti e stadio nuovo.
“Dedico questa vittoria alla società. Abbiamo raggiunto il traguardo ma è stato un anno più complesso di quel che non ha ed abbiamo dato a vedere. Il momento più brutto è stato senza dubbio l’esonero di Giampaolo, una scelta sofferta che abbiamo preso non senza ragionarci sopra parecchio. La sostituzione del tecnico, più che l’arrivo di Simeone, ha necessitato un gran lavoro della società nel render questo avvicendamento il più indolore possibile.
“Il discorso allenatore, in questo momento non ha ragione di esistere. Ventura, Marcolin, Sannino? Nomi che fa la stampa e che non mi sembrano nomi adatti al Catania. Marino? Con Marino c’è un rapporto personale che va oltre la semplice esperienza lavorativa. Ha lasciato Catania da vincente ed ha fatto la sua strada, ritornare in una piazza dove ha lasciato un buon ricordo sarebbe più difficile che sedersi su una nuova panchina.
“Simeone è il nostro tecnico, lo sarà certamente fino al termine di questo campionato. Detto ciò, dopo la partita contro l’Inter società ed allenatore si siederanno attorno ad un tavolo, com’è normale che accada al termine di una stagione, specie se quella in oggetto è la prima in Italia del tecnico. Ascolteremo quello che Simeone ha da dirci, faremo le nostre valutazioni cercando di capire se il tecnico si è trovato bene a Catania. Detto ciò, ha un contratto anche per il prossimo anno con noi..
“Miravamo a superare quota 50 punti questa stagione, e sono convinto che questo finale di stagione stia dando ragione alla fondatezza delle nostre ambizioni. Purtroppo, parlare a giochi fatti, è fin troppo facile e semplicistico. Ci saremmo certo aspettati qualcosa di più, ma posso garantire che l’impegno dei ragazzi è sempre stato massimo, sia nei periodi difficili che in quelli più esaltanti. Sono stati altri i fattori che hanno condizionato il nostro rendimento, cose che nel calcio possono starci ma che non si possono prevedere, le si possono solo affrontare, e noi abbiamo dimostrato di esserle riuscite a sormontare.
“Chi ha criticato aspramente la squadra, durante il campionato, forse dimentica che in campo scendono anche gli avversari. Si dia un occhio alla situazione della Sampdoria, nove mesi fa giocava i preliminari di Champions sperando nella qualificazione, adesso si ritrova a dover affrontare una retrocessione in serie B che sembrava impensabile, ed invece il campionato italiano riserva di queste clamorose sorprese. Il campionato del Catania è stato stabile, costante, senza sussulti, ci siamo sempre tenuti fuori dal gruppo delle terzultime, e non è poco visto quel che si è visto anche quest’anno può accadere persino ad una squadra come la Sampdoria.
“Di mercato non parlo. Barrientos certamente ritornerà a Catania, ma tra il dire tornerà e l’affermare giocherà con noi, bisognerà prima valutarne le condizioni fisiche. Morimoto è un ragazzo che ha bisogno anzitutto di giocare, è questa la nostra priorità e se ci saranno le condizioni giuste per trovargli un posto (lasciando intendere una cessione in prestito, ndr) le coglieremo.
“In questa stagione abbiamo avuto riprova di come il pubblico sia la nostra arma in più quando giochiamo in casa. Le difficoltà dei nostri tifosi sappiamo bene quali siano, e vogliamo che l’anno prossimo questo sodalizio si stringa ancor di più. Lavoreremo sui prezzi degli abbonamenti per renderli adeguati a quel che sarà meglio per i nostri tifosi; abbiamo ascoltato e preso in considerazione quel che ci hanno chiesto per tutto il campionato (si prospetta una riduzione considerevole, ndr).
“Non c’è solo da lavorare sui prezzi degli abbonamenti però. Viviamo in una condizione stadio da terzo mondo. I bagni della curva nord, per disposizione dell’ex questore Capomacchia, sono privi di porte. Condizioni che non si registrano in nessun altro impianto italiano. Se vogliamo che la gente sia civile dobbiamo accoglierla nei nostri stadi con la stessa civiltà che pretendiamo da loro. A Catania serve uno stadio nuovo, e noi vogliamo costruirlo..
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]