A viso aperto in poco più di 25 minuti, con un paio di occasioni di gol, una a testa, Catania e Roma ci hanno provato fino all’ultimo a vincere. Giusto così il risultato finale che soddisfa tutte e due.
PRIMO TEMPO – L’inizio del match è subito scoppiettante, prima con un tiro di Lamela troppo centrale ma da posizione vantaggiosa, poi per un paio di contropiedi siciliani, uno dei quali salvato in extremis da Daniele De Rossi, dopo che uno scivolone di Juan sul campo bagnato dalla forte pioggia permetteva ad Almiron di cercare l’assist per Bergessio, anticipato da Capitan Futuro. Al 23° prima clamorosa occasione per gli etnei, con Bergessio che conclude di destro da pochi metri a Stekelenburg battuto, ma Kjaer sulla linea intercetta la conclusione e spazza via. Il gol è nell’aria e infatti dopo due minuti, da cross di Lodi su punizione dalla trequarti destra, Nicola Legrottaglie vince la sfida aerea con Juan e di testa punisce un sorpreso Stekelenburg. Dura poco, però, il vantaggio catanese: da calcio d’angolo di Totti al 29°, Daniele De Rossi lasciato solo sempre di testa insacca alle spalle di Campagnolo: 1-1. Dopo alcuni minuti di sbandamento, il Catania riprende in mano l’iniziativa e per tre volte “rischia” di tornare in vantaggio. Al 41° palla di Barrientos per Bergessio che cerca di arrivare in scivolata sul pallone ma è in leggero ritardo. Al 43° ancora l’attaccante argentino, pescato solo sul centro-sinistra, conclude in caduta col sinistro ma uno strepitoso Kjaer in scivolata devia il tiro in angolo. Nell’ultimo minuto di gioco, infine, bellissima giocata di Gomez che dribbla due volte Rosi e conclude di sinistro verso il secondo palo, ma la sfera esce di poco a lato.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo la pioggia diventa un nubifragio, il campo che tanto bene aveva retto nei primi 45 minuti si appesantisce nelle zone cruciali e la palla non gira. Tagliavento fa continuare il match fino al 65°, minuto prima del quale il Catania va vicina al gol con Bergessio e Gomez. Luis Enrique, probabilmente per preservarlo da eventuali infortuni dati dal campo pesante, al 58° leva Totti per Borini, ma il giovane attaccante non riesce a mettersi in mostra, perché Tagliavento dopo alcune prove col pallone, decide di sospendere il match. La partita ricomincia dal 65°, ovvero dal momento in cui l’arbitro Tagliavento, dopo circa dieci minuti di sospensione, il 14 gennaio scorso ha deciso di interrompere il match per impraticabilità di campo. Luis Enrique non può disporre di Totti e De Rossi, sostituiti in quel poco di secondo tempo disputato 20 giorni fa e deve anche fare a meno di Kjaer e così in difesa schiera la coppia di esperti Juan e Heinze. Greco vince il ballottaggio con Simplicio per prendere il posto di Capitan Futuro al fianco di Gago e Pjanic, mentre la sorpresa dell’ultimo minuto è l’esordio di Giammario Piscitella, classe 1993, gioiellino della Primavera di Alberto De Rossi che domenica scorsa ha giocato 12 minuti contro l’Inter, servendo l’assist del 4-0 a Bojan, che stasera parte dalla panchina. Nel Catania non può giocare l’ex laziale Carrizo – tesserato a fine gennaio – e Bellusci sostituisce Potenza a pochi minuti dall’inizio del match, per un infortunio al ginocchio occorsogli nel riscaldamento.
Si ricomincia da una rimessa laterale in attacco per i padroni di casa. Al 68° incursione di Barrientos sulla destra, cerca di pescare Almiron in area che si avventa in scivolata sul pallone, rimpallo con Juan e poi ancora il centrocampista catanese a mettere sul fondo. Nell’azione successiva Piscitella bravo da sinistra a saltare il diretto avversario e crossare per Lamela che non arriva sul pallone di testa. Al 74° occasione per la Roma con Juan che conclude da centro area contrastato da un difensore, la sfera finisce a lato, sulla traiettoria c’era Borini, in fuorigioco. All’ 80° un calcione di Spolli a Borini al limite dell’area non viene fischiato da Tagliavento, che inoltre ammonisce Pjanic per le accese proteste. Svista grave dell’arbitro di Terni. Ammonizione anche per Lodi che trattiene Lamela da dietro a metà campo. All’ 86° grandissimo intervento di Stekelenburg che devia sopra la traversa un ‘insidiosa conclusione di Llama da fuori area. All’ 87° vero miracolo di Kosicky che para a terra il sinistro rasoterra di Borini da due passi, su servizio al bacio di Rosi sua volta innescato da Lamela. Cinque minuti di recupero, però, non bastano alla Roma per vincere. Un punto a testa e classifica invariata.
[Valerio Valeri – Fonte: www.forzaroma.info]