IL PRE-PARTITA
Maran sceglie Salifu e Izco per il suo centrocampo, Bellusci vince “le primarie” per il ruolo di compagno di avventure di Legrottaglie. Barrientos rientra titolare dopo la squalifica. Ferrara invece conferma gli 11 preventivati con il solo Icardi in attacco. Il Catania gioca per centrare la quarta vittoria di fila tra campionato e coppa, la Samp per riprendersi da un periodo no. Spalti con praticamente i soli abbonati, una novantina di ragazzini delle scuole calcio della Doria in tribuna B.
INIZIO GARA A TINTE ROSSOAZZURRE
Batte il Catania il calcio d’inizio. La prima “emozione” la regala Salifu che si fa amonnire su fallo di Krsticic. Poco dopo l’emozione la regala Romero che esce a farfalle su calcio di punizione e per poco Bergessio non ne approfitta per il più facile dei gol. All’11° Marchese si libera bene di Mustafi, ma serve male al centro. Al 13° Salifu esce infortunato (distorsione?) ed entra Mario Paglialunga, ultimamente diventuto “a genio” a Maran. Al 18° ci pensa Izco a scaldare i cuori dei tifosi rossoazzurri: il suo tiro da fuori va appena fuori i legni di Romero. Un minuto dopo Bergessio si mangia letteralmente il vantaggio per i suoi colori: azione di Izco, palla al centro, rinvio sballato di Rossini che serve Bergessio, ma il “toro” manda altissimo. Al 22° Alvarez si trasforma in “Flash” e scatta sulla sua fascia: il pallone messo al centro però non è sfruttato a dovere da Castro. Il Catania non concretizza e allora ci prova la Sampdoria (tiro molto alto di Icardi, nessun pensiero per Andujar).
IL PASTICCIO E LE PROTESTE
TPoi il pasticcio: Andujar si intende male con Bellusci che prima lascia il pallone ad Icardi, poi si fa superare dallo stesso; l’azione continua e viene atterrato lo stesso Icardi da Legrottaglie: rigore. Pasticcio incredibile! Dagli undici metri Maresca spiazza Andujar. 1 a 0, quasi a sorpresa per quanto visto. Il Catania va in bambola ed è ancora la Samp a provarci, ma prima la rovesciata di Tissone e poi il veloce contropiede concretizzato da Icardi (altri piccoli-grandi errori della difesa nell’azione) non sortiscono gli effetti sperati. Al 38° Maresca si fa male, al suo posto entra Eder, Samp rivoluzionata da Ferrara nonostante il vantaggio. Se il Catania non riesce ad impensierire seriamente Romero, ci pensa Rossini che devia un cross di Castro verso il suo portiere. Al 40° episodio importante: Romero prende palla con le mani su retropassaggio, scatenando l’ira di Maran e tutto lo stadio di Catania che grida: “Venduto!” all’arbitro. Quest’ultimo però non ne vuole sapere e fa continuare. Nervosismo sugli spalti e sul campo. Al 45° episodio confuso: cade Lodi a limite dell’aria, l’azione continua, Bergessio tira e si fa respingere da Romero. L’arbitro però aveva già fischiato il fallo su Lodi, il cecchino campano stavolta non centra lo specchio della porta. Il primo tempo si conclude tra gli assordanti fischi del pubblico verso l’arbitro.
SECONDO TEMPO, SUBITO SVOLTA
La prima emozione vera di questa seconda frazione la “regala” Bellusci che liscia clamorosamente lasciando Icardi libero di concludere: fortunatamente l’argentino non ha mira. Ma la svolta per il Catania arriva poco dopo (55°): Barrientos mette al centro, azione convulsa, Bergessio rimette dietro per Paglialunga che si inventa il gol della “carriera” con un pregevole tiro al volo. E’ apoteosi, anche perché a segnare è una assoluta novità (primo gol in maglia rosso azzurra). Poco dopo è ancora Catania: Lodi passa a Bergessio, indietro nuovamente per il campano che però si fa ribattere il tiro da un difensore doriano.
IL SORPASSO
Il Catania sembra decisamente con una marcia in più rispetto alla Sampdoria e il sorpasso sembra davvero questione di minuti. Detto e fatto: minuto 64° Castro duetta con Marchese, il terzino di Delia crossa alla perfezione per il solo Bergessio, che facile facile insacca di testa. E’ il giusto sorpasso. Bergessio è alla quinta segnatura in una settimana. Ferrara si morde le mani e prova a cambiare qualcosa inserendo Castellini al posto di Mustafi. Ma è ancora il Catania a farsi pericoloso: Bergessio devia di testa uno splendido calcio di punizione del solito Lodi, ma la palla va fuori di pochissimo.
DORIA IN AVANTI, MA SEGNA IL CATANIA
All’80° Ferrara si gioca il tutto per tutto: entra il bomber Pozzi per Poli. Sono tre gli attaccanti in campo per la Doria, e la partita sostanzialmente cambia: Catania in difesa, Samp in avanti. Ci provano in serie Tissone, Eder e Castellini, ma senza particolari grattacapi per la difesa catanese. E’ assedio doriano. Ma a sorpresa è ancora il Catania a segnare: azione confusionaria, i difensori della Sampdoria pasticciano oltre modo e Catro ne approfitta. Al 90° è Catania 3 – Sampdoria 1. Apoteosi e partita sostanzialmente messa in cassaforte. Poco dopo è l’ultimo goleador ad uscire, al suo posto entra Capuano. Finisce poco dopo.
LE SOMME
Il Catania riesce a centrare la quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppe e a raggiungere la fatidica quota 25 di metà campionato. Bergessio sempre più goleador. Ennesimo 3 a 1 in rimonta, come a Siena.
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]