CATANIA – Dalla porta fino all’attacco, le valutazioni che stanno o staranno alla base della definizioni di strategia ed obiettivi del Catania per il prossimo calciomercato.
Porta
Andujar ha fatto molto bene in questa stagione. Bene. La società ha rinnovato l’accordo col portiere argentino. Giusto. Ragioni tecniche ma non solo. Chi esclude che, stanti le precarie condizioni di Sergio Romero, scalzato a guardia dei pali della Sampdoria dal vice (Da Costa, anche nella partita contro il Catania), Andujar non possa metter a segno il sorpasso decisivo sul collega e concorrente, riprendendosi proprio nell’anno del mondiale la titolarità della porta dell’albiceleste? In termini di valore di mercato sarebbe un grandissimo colpo per i rossazzurri. Chissà che, oltre ad un premio per la splendida stagione, ed un grazie (da parte del giocatore) per la fiducia inattesa accortata, sotto il prolungamento contrattuale non ci sia anche la lungimirante prospettiva di non mandar a scadenza il numero uno dell’Argentina. Se lo domanda anche il giovane Alberto Frison che, certamente riscattato, dovrà lavorare a fondo per trovare la propria dimensione o al Catania, dov’era arrivato con altre assicurazioni, o in un altro club di serie A. L’esempio di Perin, tesserato del Genoa, girato in prestito la scorsa stagione al Pescara, potrebbe esser una via. Possibile la promozione di Messina (portiere primavera) a terzo. Terracciano andrà via. In caso di partenza di Frison andrà cercato un vice.
Difesa
Marchese continua a far l’indiano: “Vado, non vado. Resto, non resto”. Detto ciò “il Catania ha sbagliato ma troverà un terzino più forte”. Che non può essere il Vitale, il Grillo di oggi, né uno dei tanti giovani di cui si parla e si sta parlando. Si può parlare di Mesbah, ma prima di proporre uno scambio con Llama, come ipotizzato dalla stampa, perché non insistere nell’esperimento iniziato da Montella? Llama terzino non sarebbe un’eresia se si cimentasse in quel ruolo sin dal ritiro. Con un’estate davanti ci sarebbe tutto il tempo per giungere ad una valutazione. Ammesso che il giocatore accetti ruolo e ritorno. Di sicuro c’è l’arrivo di Gyomber. E così nella zona centrale son davvero tanti: Rolin, Bellusci, Spolli, Legrottaglie ed appunto Gyomber. Tanti e tutti bravi. Andrà via Potenza, resterà Capuano. Bisognerà decidere se integrare con un terzino destro piuttosto che pensare di coprire, come questa stagione, adattando uno tra Rolin e Bellusci in caso di necessità. Così non fosse, almeno uno dei centrali potrebbe partire, o per far posto o per trovare posto. Riferimento a Spolli, che ha offerte (dicono) dalla Russia, e Bellusci, nella giostra dei rinnovi.
Centrocampo
Almiron ha fatto bene a Catania, ma non come nella prima stagione (e non ci riferiamo al numero di goal). Lungi dall’essere un giocatore “finito” è un giocatore che deve essere “gestito” bene lungo i 90′ e lungo l’intero campionato. Serve una valutazione di prospettiva per l’argentino, che ha sempre goduto della stima del presidente Pulvirenti (ai tempi si è detto abbia insistito parecchio per il suo arrivo a Catania). E’ prezioso, non inestimabile. Dovesse arrivare un’offerta piena “d’amore”, come quella che medita il Torino di Ventura, il sacrificio dell’addio potrebbe non esser troppo sofferto. Discorso simile per Lodi, a meno dell’età. Il regista del Catania attira le attenzioni delle prime della lista ma, offerte? Non concrete come quelle prodotte per Gomez. L’ipotesi di permanenza non è la più improbabile. Bisognerà tuttalpiù scommettere o meno sulla crescita di Federico Moretti, mandato in prestito al Modena, e certo maturato non poco. Oltre a meditare sul diritto di riscatto da esercitare su Amidu Salifu, poco appariscente in questo campionato forse per limiti propri, forse per concorrenza arcigna, forse per non stuzzicare la Fiorentina al contro-riscatto. Solo la società ha il punto di vista giusto per valutare coscientemente il caso. Valutazone da produrre anche sul futuro di Sciacca e Paglialunga, quest’ultimo di ritorno dal prestito all’Hercules.
Attacco
Difficile che si decida di puntare su Lanzafame, accantonato. Non è ancora tempo per Donnarumma, almeno così pare, come neanche per Doukara. Consigliabile un’esperienza in B. Catellani? Altra scelta difficile quella se richiamarlo o meno. Riscattare Fedato sarebbe un gran colpo. Il giovane attaccante del Bari vale già 3mln e potrebbe perfino esser la sorpresa della prossima serie A come quest’anno s’è dimostrato d’esser al suo primo anno in B. Il Verona farà di tutto per trattenere Martinho, e ne ha anche il potere. Via Ricchiuti e Gomez. Arriva Leto. Keko? Altra scommessa sulla quale ragionare. L’esterno spagnolo scalpita, ha bisogno di spazio ma quanto le sue ambizioni collimano con quelle del Catania? Gran parte dei dubbi verranno risolti dalla scelta del modulo. Sarà ancora 4-3-3 o si passerà al 4-2-3-1 che aggiunge un posto fisso là davanti? Facile intuire quale sia il modulo più comodo per restare. Altro nodo da sciogliere. Leto verrà impiegato come prima punta o come esterno? Molto del destino di Bergessio e del vice Bergessio si giocherà su questa risposta. Anche perché Cani ha convinto poco, od almeno non più di Ebagua due anni fa. Qualche integrazione certo è già in cantiere, ma probabilmente solo il Catania sa in che ruolo specifico muoversi, forte di valutazioni già prodotte e naturalmente segretate.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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