Catania: sguardo all’organico: chi resta, chi parte?

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logo-cataniaCATANIA – Una settimana per dare l’addio alla serie A? Quella seguente il successo di Bologna. Una settimana per programmare il futuro? Quella seguente la vittoria contro l’Atalanta, quella appena scorsa. Una settimana senza calcio, di già. Sette giorni in cui la società – capeggiata da Pablo Cosentino – si è già messa in moto per verificare la rispondenza tra le proprie intenzioni e quelle dei calciatori in organico. Organico che dovrà certo esser adeguato, volente o nolente, ai parametri imposti dalla serie B sugli over 21 (massimo 18 con l’aggiunta di due giocatori bandiera).

Portieri
Incognita. Andujar andrà certamente via, in comproprietà col Napoli che detiene il diritto di tesseramento. Frison, resterà? Nel gioco delle dichiarazioni – come accaduto lo scorso anno – i procuratori del giocatore sollecitano il club per il proprio tornaconto. La possibilità di cessione non è esclusa, ma i contratti sono fatti apposta per cautelare gli interessi della parte in questo caso più debole: la società. Se ne verrà a capo, presto, con rassicurazioni che vista l’età e le qualità del soggetto – che in A non ha dimostrato il suo massimo – potrebbero bastare per comprendere le effettive motivazioni del ragazzo a sposare un progetto ambizioso: Europa League in quattro anni.

Difensori
Si riparte certamente da Capuano. Il primo, riconfermato, è stato Monzon, il prossimo dovrebbe essere Spolli, anche se il contratto prolungato la scorsa estate parla già chiaro. Motivazioni al centro, la dirigenza è stata chiara. Discorso, su questi concetti, intrapreso anche per gli altri facenti funzione: Bellusci, Gyomber, Rolin, Peruzzi. Tutti giovani, giovani sui quali il Catania ha detto e stradetto di voler (e dover) contare ma anche possibili plusvalenze da realizzare, altrettanto necessarie in un’annata che vedrà un brusco ridimensionamento a bilancio degli introiti televisivi. Peruzzi e Rolin, costati molto più che Gyomber e Bellusci, hanno maggiori possibilità di restare in funzione della minor plusvalenza realizzabile. Alvarez è andato a scadenza, Legrottaglie è a fine carriera, Biraghi deciderà ma pare incompatibile con Monzon.

Centrocampo
Izco, difficile vada alla Juventus. Tempo fa, un contratto che lo ha legato ‘a  vita al Catania’. Nessuno ha mai tirato in ballo la categoria, quando si parla di ‘matrimoni’ si dice nella buona e nella cattiva sorte. Poi si lavora, sempre, per trattenere Rinaudo: pupillo di Cosentino. Lodi? Si discute, del personale e del professionale: l’interlocutore Genoa è disponibile, ma di mezzo c’è pure il Torino, che dovrà scegliere cosa fare con Tachtsidis. Incognite le decisioni sugli altri protagonisti della rosa, a partire da Almiron. Una conferenza stampa sarà indetta per chiarire non solo il mercato in entrata, ma anche quello in uscita. E dalle riconferme, non sarà difficile intravedere la strategie per l’anno a venire. Chrapek, presto ufficializzato, è già un indizio.

Attacco
Davvero complicata la riconferma di Bergessio. Il Catania ha scelto di ripartire da Leto. Resta aperta la discussione prima punta, con tanti candidati ed un Doukara che interessa molto più di quando lo si è dirottato alla Juve Stabia. Marcelinho sarà l’esterno da riscaldare per la serie A che il Catania immagina di affrontare già quando – probabile – il campionato di vertice sarà disposto a 18 squadre. Via Keko, le incognite sono legate ai possibili movimenti di calciomercato: Castro, Barrientos (che ha sempre una clausola di 2mln circa, buona per andar via) e Fedato. Barisic? Sarebbe un bel ritorno, graditissimo per i tifosi. La società ne è convinta? Dalle dichiarazioni laconiche di Cosentino parrebbe un ‘favore’ innegabile al Milan, lasciare che i rossoneri lo riscattino. Anche da questo si avranno utili indizi per farsi un’idea dell’operato societario, futuro, basato non sulle dichiarazioni ma sui fatti.

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]