Terzo pareggio consecutivo per gli uomini di Maran che nella partita più sentita della stagione sono stati rimontati oltre lo scadere del tempo di recupero dalla rete dello sloveno Ilicic che ha approfittato di un vistoso calo di concentrazione, avvenuto proprio nel momento topico della gara.
Non è la prima volta che ciò accade, ma è addirittura la quarta volta nelle ultime sette gare, che i rossazzurri perdono punti decisivi negli ultimi minuti di gioco; questo blackout mentale ha rovinato una prestazione complessivamente positiva, in cui il Catania, pur non essendo nel miglior momento di forma stagionale, ha attaccato e controllato abbastanza bene i pochi e sporadici attacchi del Palermo.
La rete di Barrientos aveva legittimato la supremazia territoriale ed Andujar ha dovuto compiere un unico intervento nel match, provvidenziale nel primo tempo nell’uscita bassa sui piedi di Ilicic che stava generando l’assist per il solo Boselli. Proprio il fantasista argentino è stato definito all’unanimità il migliore in campo dei suoi, sia per la quinta marcatura stagionale con cui supera il numero di reti segnate con Montella, sia per la prestazione volitiva che lo porta a ripiegare in fase difensiva e ad ispirare le azioni offensive.
Nella classifica di giornata, votazione positiva per quasi tutti i componenti rossazzurri con Castro, Lodi ed Izco su tutti; con il primo in particolare che ha dato maggiore verve ed imprevedibilità alla manovra offensiva subentrando all’affaticato Almiron. Le votazioni “negative” riguardano invece, per motivi parecchio differenti tra loro, il quartetto Andujar, Bellusci, Spolli e Bergessio.
Partiamo dal portiere che in realtà fino al 94-esimo aveva disputato una partita pienamente sopra la sufficienza, purtroppo nell’occasione del pareggio si è trovato nella “terra di nessuno” e non ha potuto far nulla sulla conclusione di Ilicic. La votazione insufficiente è comunque amplificata sui vari quotidiani dalla rissa finale che ne è conseguita dopo la provocazione subita dall’impunito Barreto.
Insufficienti anche Bellusci e Spolli, entrambi protagonisti in negativo nell’occasione del pareggio; in quanto il primo si è fatto anticipare nel gioco aereo da Hernandez ed il secondo ha lasciato sfilare il conseguente pallone nell’area piccola, dando così strada spianata all’incredulo Ilicic che non ha potuto non sbagliare. Nel giudizio complessivo sulla valutazione di Bellusci pesa certamente anche la cattiva e sciagurata gestione del pallone nell’azione precedente al gol, in cui il difensore spintosi in avanti oltremodo è stato costretto a dover commettere il fallo per evitare la ripartenza ospite sulla palla persa da lui stesso.
Male anche Bergessio, che sembra essersi “fermato” alla partita di un mese e mezzo fa con l’Inter e soprattutto alla clamorosa occasione che ebbe in quella gara sul 2-0 e che in un modo o nell’altro è risultata decisiva nell’economia della partita e probabilmente nel raggiungimento del “nuovo” obiettivo Europa. Dopo aver tirato la carretta per tutto il campionato, l’attaccante argentino è in forte calo fisico ed atletico, e non ha la lucidità per creare sponde e spazi ai compagni e per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto di fronte al portiere avversario. La mancanza di valide alternative fa sì che il Lavandina non abbia tempo e modo di rifiatare e l’indiscutibile generosità ed impegno non riescono a sbloccarlo in zona gol.
I singoli di giornata
Gazzetta dello sport. Podio per Barrientos, Legrottaglie, Gomez Il peggiore: Andujar,Bellusci
Tuttosport. Podio per Barrientos, Castro, Lodi Il peggiore Andujar,Bellusci
La Sicilia. Podio per Barrientos, Castro, Gomez Il peggiore Bellusci,Spolli
Corriere. Podio per Barrientos, Castro, Legrottaglie Il peggiore Bellusci,Almiron
Repubblica. Podio per Barrientos, Izco, Gomez Il peggiore Andujar,Bellusci
Classifica Generale
Maran – 6,322
Lodi – 6,2716
Gomez – 6,2605
Izco – 6,2325
Posizioni inalterate in vetta alla classifica generale, con i migliori quattro reduci tutti da una prestazione positiva; Maran infatti aveva preparato benissimo la partita e l’aveva anche vinta, riuscendo anche a predominare nel duello tra gli ex “varesini” con il tecnico ospite Sannino. Infatti l’inserimento di Castro ed il conseguente cambio modulo operato ad inizio ripresa, ha legittimato la supremazia che già si era vista nella prima frazione ed il Palermo è rimasto schiacciato nella propria metà campo per quasi tutto il secondo tempo. Bene anche Lodi, che ha sfiorato la rete con due pericolosi calci da fermo, ed il Papu Gomez che ritorna sui livelli abituali dimostrando lucidità e freschezza così come nello spunto che ha provocato l’assist per la rete di Barrientos, nella speranza che il suo finale di stagione possa essere pienamente convincente, a differenza di quanto accaduto nelle ultime gare.
Approfondimento
Proprio al 4-2-3-1 ed al ruolo di Castro, dedichiamo l’approfondimento odierno, visto che l’argentino è stato quest’anno il “dodicesimo” titolare di Maran, essendo uno dei pochissimi giocatori in organico dotato di elevata duttilità ed il suo ingresso in campo a partita in corso consente di effettuare il cosiddetto cambio di ritmo per scardinare le difese avversarie.
Il giocatore stesso ha sin qui dimostrato di avere un rendimento superiore quando impiegato a partita in corso, sfruttando una minor “responsabilità” ed una maggiore intraprendenza che non riesce ad esprimere quando parte dall’inizio.
Ricordiamo che il Pata è alla sua prima stagione nel campionato italiano, e sin qui deve ringraziare il tecnico rossazzurro per la collocazione tattica che gli ha trovato nel 4-2-3-1 e che sembra essere cucita su misura. Infatti viene impiegato nel ruolo di centrale dietro Bergessio, sia con compiti difensivi in pressing sul portatore di palla / regista della squadra avversaria sia con compiti offensivi giocando tra le due linee e sfruttando il suo ubriacante dribbling.
Se dovessero tramutarsi in realtà le voci che vedono almeno uno dei tre avanti rossazzurri Bergessio, Barrientos e Gomez sul piede di partenza, l’anno prossimo la società punterà sicuramente su di lui come titolare negli undici iniziali, sperando ovviamente che l’esperienza di questo primo anno e la conferma del tecnico possano permettergli il salto di qualità così come fatto in passato dai suoi predecessori.
Arbitro
La direzione di Mazzoleni è stata ritenuta sufficiente da tutti i quotidiani, visto che non vi sono stati episodi particolarmente difficili o comunque decisivi nell’arco della partita. Il supplemento di recupero nel quale poi Ilicic ha siglato il pareggio, è stato dovuto all’ammonizione comminata a Bellusci e quindi a termini di regolamento il direttore di gara può decidere per un surplus entro i trenta secondi. Nella gazzarra finale invece vede il solo Andujar come colpevole, senza ricevere aiuto né dal giudice di linea né dal guardalinee che potevano e dovevano vedere quale fosse stata la causa di tale reazione spropositata e comunque censurabile del portiere argentino..
Mondocatania
Il nostro collega premia su tutti Marianito Izco che è dovuto uscire anzitempo nella prima frazione e che sino a quel momento era stato nettamente il migliore dei suoi, con sgroppate e ripartenze degne di tale nome; peccato per la botta presa che lo mette in forte dubbio per la prossima gara di San Siro contro il Milan. Bene anche Lodi in crescendo ed il duo Legrottaglie-Marchese che raggiunge la sufficienza visto che sono stati poco impegnati, anche se dal terzino sinistro era lecito aspettarsi una maggior propensione offensiva.
[Giovanni Famulari – Fonte: www.mondocatania.com]
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