Catania, Top e Flop: Spolli, Andujar e Biagianti tra i migliori della giornata

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Una celebre “massima” calcistica definisce lo 0-0 il risultato perfetto, in quanto rispecchia un totale equilibrio tra gli attacchi e le difese in campo. Il Catania ultimamente sembra rispecchiarsi in pieno in tale dicitura visto che per la seconda domenica consecutiva non va oltre questo punteggio, eguagliando il non certo entusiasmante record di due 0-0 consecutivi che erano già usciti con Baldini e Giampaolo nelle stagioni precedenti.

Il filo conduttore è dovuto alla pochezza offensiva che quest’anno è stata ben mascherata dalle ottime prestazioni globali di una squadra che, a conti fatti, schiera da un paio di anni come unico terminale offensivo Gonzalo Bergessio, ed in caso di assenza dell’argentino non si fa ricorso alle teoriche riserve ma preferisce cambiare modulo.

Nella gara di domenica al Bentegodi l’argentino è parso isolato come mai nella morsa dei tre centrali clivensi Dainelli, Cesar ed Andreolli anche a causa della vena non particolarmente ispirata del Papu Gomez dal quale si pretende sicuramente di più in termini di continuità.

I quotidiani nazionali premiano come migliore in campo Marco Biagianti che si è ben disimpegnato in una gara di lotta e di governo con la sua preziosa interdizione contro il centrocampo del Chievo molto fisico con Cofie, Dramè ed Hetemaj su tutti.

La sua media voto si avvicina al 6,5; precedendo i due argentini Spolli ed Andujar; il difensore controlla con eccessiva tranquillità gli avanti Thereau e Pellissier ben disimpegnandosi anche in uscita palla al piede, mentre il portiere argentino mantiene la porta inviolata per l’undicesima volta in stagione dando tranquillità al reparto e sporcandosi i guanti solo su un beffardo colpo di testa del compagno Bellusci.

Prestazioni sufficienti anche per il trio Alvarez, Bellusci ed Izco; mentre le insufficienze riguardano il settore offensivo dove comunque sia Bergessio sia il rientrante Barrientos si sono mossi molto ed hanno provato a costruire qualcosa. L’attaccante argentino ha avuto sulla testa l’unica vera palla gol del match sparandola però addosso a Puggioni, mentre il fantasista ha provato un paio di spunti interessanti all’inizio della seconda frazione creando i presupposti per alcune potenziali occasioni da rete.

I singoli di giornata:

Gazzetta dello sport. Podio per Barrientos, Spolli, Andujar Il peggiore: Gomez, Marchese

Tuttosport. Podio per Alvarez, Izco, Biagianti Il peggiore Gomez, Barrientos

La Sicilia. Podio per Biagianti, Spolli, Andujar Il peggiore Gomez, Lodi

Corriere. Podio per Biagianti, Spolli, Andujar Il peggiore Gomez, Marchese, Lodi

Repubblica. Podio per Biagianti, Izco, Bergessio Il peggiore Gomez, Barrientos

Classifica Generale

Maran – 6,3242

Lodi – 6,2741

Gomez – 6,2556

Izco – 6,2336

Dopo una lunga alternanza del duo Maran – Gomez nelle prime due posizioni della classifica generale, ecco inserirsi Ciccio Lodi al secondo posto scansando il Papu reduce dalla terza insufficienza consecutiva. Nello specifico la prestazione del regista non è stata esaltante, anzi ha giocato con una vistosa fasciatura al braccio che ne ha permesso il suo impiego a tempo di record anche se non al massimo della forma. Si ricorda una sua punizione finita poco al di sopra della traversa ed una serie infinita di passaggi in orizzontale non sempre precisi, ma specchio di una scarsa proposizione ed intraprendenza da parte di tutta la squadra.

Approfondimento
In quarta posizione Mariano Izco scalza Marchese, ma resta ancora ben distante dalla terza posizione di Gomez, ed è proprio il rendimento così differente di questi due giocatori a tenere banco nell’approfondimento odierno. Il centrocampista argentino, alla sesta stagione in maglia rossazzurra, ha disputato sin qui quasi tutte le partite (eccezion fatta per l’esordio a Roma e le due partite ravvicinate contro Milan e Siena), ed a parte le debacle di Bologna, Palermo e Napoli, ha sempre ottenuto votazioni sopra la sufficienza con il picco massimo raggiunto nella sonora vittoria interna contro la Lazio e nella redditizia trasferta di Genoa.

Il dinamismo e le sue incursioni non sono venuti meno neanche a fronte di una prestazione poco brillante dell’intera squadra ed i giornalisti ormai hanno preso la buona abitudine di “abbonare” Mariano alla sufficienza, raggiunta senza infamia e senza lode, ma merito sicuramente di una crescita complessiva del ragazzo in un lungo ed intenso percorso iniziato sei anni fa con mister Marino in panchina.

Sconosciuto ai più ed ai media nazionali (la Gazzetta dello Sport lo ha considerato un “attaccante” per i primi due anni), Izco è riuscito a farsi apprezzare dai vari tecnici approdati a Catania divenendo un punto fermo a prescindere dal modulo di gioco o dagli interpreti che si sono susseguiti. La continuità di rendimento e la maturità ormai raggiunta sono caratteristiche che molti suoi compagni non sono riusciti e non riescono tuttora ad eguagliare, in particolare facendo riferimento al giocatore più talentuoso dell’organico rossazzurro ovvero Gomez.

Il papu infatti, a differenza dell’abbonato Izco, può essere definito benevolmente un giocatore “occasionale” che alterna prestazioni sontuose in cui riesce a spaccare il match con la sua tecnica e rapidità a prestazioni anonime in cui pare poco ispirato e non riesce a caricarsi la squadra sulle spalle e non è un caso che spesso dalla sua vena ispiratrice  dipendano le sorti dell’intera squadra.

Le sue caratteristiche sono note ai tecnici avversari che quindi puntano prima di tutto a non concedere spazi e campo che potrebbero esaltarlo, sacrificando quindi un giocatore su di lui che si dedica quasi interamente alla sua marcatura e spesso viene raddoppiato per non permettendogli alcun margine di manovra.

L’anno prossimo è uno dei principali papabili a poter partire a causa dell’interesse mai negato di molte squadre blasonate, italiane e non, che però non sembra abbiano finora concretizzato alcuna offerta o contatto nei confronti della società rossazzurra.

Arbitro

Nessuna fatica particolare per l’arbitro Giacomelli nella gestione di un match, ideale per ciascun arbitro in quanto disputato a ritmi davvero bassi ed in cui a farla da padrone è stato il primo vero caldo stagionale. Sufficienza piena in tutti i quotidiani e corretta l’ammonizione assegnata a Bellusci.

Mondocatania

Il nostro portale premia su tutti il duo Alvarez – Bellusci, autore di una partita molto attenta ed in particolare il terzino destro argentino è rimasto davvero molto concentrato non permettendo alcuna accelerazione al temuto esterno clivense Dramè e di conseguenza ha quasi mai superato la metà campo non accompagnando l’azione offensiva. Bene anche Bellusci che è stato preferito a Legrottaglie ed ha tenuto facilmente a bada i poco ispirati Pellissier, Thereau ed il neo-entrato Samassa, l’unica pecca resta l’ennesima ammonizione ricevuta che lo fa entrare in diffida dalla prossima gara.

[Giovanni Famulari – Fonte: www.mondocatania.com]