Catania tra le migliori ad ottimizzare il rapporto aspettative-risultati

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CATANIA In tanti parlano oggi del caso o meglio caos scommesse. Il “Sole 24 Ore” è l’unico giornale ad associare a questo caso (o caos) il caso (o caos) dei “bilanci” delle squadre di serie A. La consueta inchiesta che, anno dopo anno, trae sempre le solite conclusioni visto che, il mondo del calcio, anno dopo anno continua ad ignorare il monito e le possibili conseguenze di quanto emerge, a rigore matematico, dai numeri elencati dal primo quotidiano economico italiano.

Ebbene, si fa evidenza sul giornale “vince chi spende di più”. Verissimo, questa la classifica basata sui bilanci disponibili al 30 Giugno 2011 per alcune squadre ed al 31 Gennaio 2010 per Milan e poche altre (in milioni di euro):

Ricavi: Milan 227; Inter 225; Juventus 155; Roma 143; Napoli 122; Fiorentina 78; Palermo 76; Lazio 75; Genoa 64; Parma 55; Udinese 54; Cagliari 46; Bologna 45; Catania 39,3; Chievo 35, 9; Lecce 33,7; Cesena 30,7; Siena 35,1; Atalanta 11,6; Novara 7,7.

Costi: Milan 328,9; Inter 292,4; Juventus 198,4; Roma 169,9; Napoli 114,4; Fiorentina 83,4; Palermo 83,1; Parma 82,1; Genoa 79,9; Udinese 70; Lazio 55,4; Cagliari 48; Siena 44,4; Bologna 44,1; Cesena 42,6; Lecce 40,3; Catania 36,3; Chievo 35,4; Atalanta 14,1; Novara 9,5.

Questo quanto elaborato nel “Report Calcio 2012″ dalla Price Waterhouse Cooper Per una classifica complessiva che vede, in termini di bilanci:

Lazio +10; Palermo +7,8; Catania +6,4; Napoli +4,2; Udinese +2,9; Parma +0,7; Atalanta +0,1; Chievo -0,3; Lecce -0,7; Cesena -2,4; Novara -2,4; Bologna -4,2, Cagliari -6,4; Genoa -17; Siena -20,4; Fiorentina -24,1; Roma -30,8; Milan -69,8; Inter -83,1; Juventus -95,4.

Dato, per il Catania, comprensivo degli esborsi per la costruzione del centro sportivo. Esemplare come la società etnea sia riuscita, nonostante l’ingente investimento, a mantenere comunque attivi i conti globali della società.

Cosa emerge dalla visione d’insieme? Che ancora una volta la vincente dello scudetto è la perdente in termini di bilancio e di fair play economico. Riscritta in termini di gestione attiva del bilancio, la classifica vedrebbe Udinese scudettata, quindi Lazio, Napoli, Parma e Catania. Delle sette società in attivo, cinque hanno chiuso la stagione sportiva nella zona nobile della classifica, due Atalanta e Catania, ben distanti dalla zona pericolante. Ma i conti sono relativi al 2010/2011 e per quell’anno, sarebbe stato il Catania a vincere lo scudetto nel bilancio costi/punti, lo sapevate?

Rapportando in dati a bilancio ai punti ottenuti in classifica ecco che con maggior evidenza emerge il merito del Catania nel “costo per punto”, ovvero nell’ottimizzare il rapporto aspettative-risultati che restituisce un valido metro di giudizio circa la bontà degli investimenti. Gli etnei sono secondi, ma virtualmente primi insieme al Chievo, visto il minimo scarto di separazione:

Chievo 0.722; Catania 0,756; Bologna 0.9; Lazio 0.9; Cagliari 1.1; Lecce 1.1; Udinese 1,2; Parma 1,5; Fiorentina 1,8; Napoli 1,9; Genoa 1,9; Palermo 1,9; Cesena 1,9; Juventus 2,4; Roma 3,0; Milan 4.1; Inter 5.

Un disastro l’Inter, a seguire tutte le “grandi squadre” che, a livello gestionale, non si rivelano solo incapaci di mantenere attivo il bilancio, ma anche di compiere investimenti proporzionalmente adeguati al calibro delle proprie attese e dei propri risultati, quindi incapaci di programmare un piano di investimenti fruttiferi piuttosto che a vuoti a perdere.

Per rende ciò ancora più evidente. Con la medesima politica gestionale del Catania, la Juventus avrebbe dovuto ottenere 144 punti in classifica, l’Inter 300, il Milan 246, la Roma 180, il Cesena ed il Palermo 114. Di contro, il Catania, investendo quanto investito dalla Juventus, col rendimento di 0,8 mln a punto, grazie ad un’attenta gestione delle risorse, ne avrebbe ottenuti 282, che sarebbero stati 410 con gli investimenti del Milan, 365 con quelli dell’Inter: Insomma, non basterebbero tre campionati e mezzo a punteggio pieno all’Inter, od al Milan, od alla Juventus, per raggiungere i traguardi che il Catania ha fatto propri in questa stagione, l’ennesima.

Si consideri inoltre, come fa notare il quotidiano che “l’80% circa della perdita complessiva (428 mln) della serie A è stata causata da tre squadre: Inter, Milan e soprattutto Juventus, che ha chiuso la stagione col peggior bilancio della sua storia. Tutto ciò rende il campionato italiano fanalino di coda in Europa per le politiche di gestione finanziaria.

Il Catania resta modello e maestro, con i bilanci attivi da otto anni, un continuità ineguagliata da qualsiasi altra concorrente. Tanti zeri, tanti rossi, almeno quest’anno, meriteranno qualcosa in più d’una superficiale riflessione da parte di chi è “indietro col programma”?

[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]