Pro Catania – La scorsa domenica avevamo aperto l’articolo con un “arrivederci Pro”. Puntuale, il nostro Catania ci consente, questa settimana, di tornare a parlare di argomenti “pro”. Ovviamente, il “pro” è la ritrovata forza di recuperare le partite, “argomento” che i nostri rossoazzurri non affrontavano da tempo. Riuscire a recuperare ben 2 gol alla vecchia signora è stata un’impresa davvero importante, più al fine del morale che per la classifica. Un morale che, ora, dovrebbe essere alle stelle, quindi è lecito aspettarsi un Catania grintoso contro il Cagliari.
Contro-Catania, ovvero cosa non va – Il “Contro”, come si sa, è sempre un “pro” all’inverso. E l’inverso della “remuntada” di questa partita è stato il primo tempo. A chi non sarebbe venuta voglia di spegnere la tv dopo un 60 minuti in cui il Catania ha visto la porta di Buffon tremare solo per un tiro “della domenica” (versione “del sabato”) di Gomez nel finale di primo tempo? Pochi. Un Catania remissivo di quel genere non vorremmo vederlo mai, invece, l’abbiamo visto perfino domenica scorsa contro la Lazio. Ce da augurarsi che questo “lato B” (inteso come “Lato Brutto”) del Catania non compaia mai più nel proseguo di questo campionato.
“U megghiu” – Non dire che il migliore rossoazzurro di giornata è stato Francesco Lodi sarebbe da pazzi. E allora non possiamo che accodarci alla sequela di elogi per “Ciccio Merlino”. Ma gli elogi vanno divisi anche a chi ha saputo dare una sterzata alla partita con i cambi, vale a dire il tecnico Diego Simeone. Se gli attaccanti “ufficiali” non segnano, allora lui provvede a mettere le classiche mezze punte di fantasie che hanno fatto ammattire Buffon e Co. Bravo e opportuno, ma per salvarsi serve far ritrovare la fiducia a Maxi Lopez, o, in sostituzione, trovare il coraggio di metterlo in panca e lanciare un Bergessio centrale o un Morimoto. Per il futuro, poi, c’è il “Cholito”, vale a dire il figlio di Simeone (soli 15 anni), che già sta facendo parlare di se. Che Lo Monaco ci stia dando già un’occhiata?
“U tintu” – “Una tantum” vogliamo trasformare questa parte di articolo parlando non di un “tintu” della partita, ma della settimana calcistica. Ed “u tintu” di questa settimana calcistica è stato senz’altro Adriano Galliani. Il dirigente della capolista Milan è stato fra i protagonisti dello scontro in Lega per i diritti tv (riassumendo: le cinque “grandi”, Milan, Inter, Napoli, Roma e Juventus, vogliano maggiori introiti dai diritti televisivi, affidandosi al concetto “empirico” del maggior bacino di utenza. Di contro ci sono le altre 15 squadre di serie A, Catania compresa, per cui le risorse vanno distribuite più equamente). Il signor Adriano Galliani, riprendendo la solita “fissa” del “così le squadre italiane in Champions verranno penalizzate”, è assolutamente convinto che le “piccole” non abbiano alcune voce in capitolo. A questo punto vien da chiedersi se non fosse meglio, come dice il presidente del Parma Ghirardi, che questi cinque “squadroni” si facciano un campionato a parte. La situazione è davvero penosa, i ricchi vogliano essere ancora più ricchi. E’ questa l’Italia…che non vogliamo!
All’orizzonte… – All’orizzonte c’è la partita “decisiva” della stagione rossoazzurra, Catania-Cagliari. I sardi sperano di recuperare il brasiliano Nenè e il difensore Pisano. Mal che vada, saranno sostituiti rispettivamente da Perico e Missiroli. I rossoblu non hanno più niente da chiedere al campionato, ma sono una di quelle (poche) squadre che ancora non ha gettato la spugna (vedesi Bologna, che adesso rischia!). Sabato contro la Fiorentina è arrivata una sconfitta, ma, a giudicare dai commenti di molti opinionisti, la squadra sarda è sempre un osso duro da spolpare. Siamo sicuri che ne uscirà una bella gara.
[Diego Vitale – Fonte: www.mondocatania.com]