CATANIA – Tante le aspettative. Tra contestazione ed entusiasmo, i tifosi si fanno sentire. La risposta dal campo da parte della squadra arriva ed è alquanto positiva. Cani, che gioca con sufficienza, Calaiò, inarrestabile, ed il solito Martinho sono i protagonisti di una domenica piena di sorrisi rossazzurri. Continuano i fischi a fine gara. Intanto arrivano i tre punti che permettono al Catania di respirare, e sperare in una rimonta ancora possibile.
Primo tempo – Il Vicenza ci prova sin da subito. Cocco tira dalla distanza. Frison para. Al 25′ il Catania si fa vedere timidamente dalle parti dei biancorossi, ma nulla di fatto. Ci riprova Cocco in area, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Nei minuti di recupero Calaiò sfiora il gol con un tiro da punizione. Si oppone Bremec, deviando la palla in calcio d’angolo. Primo tempo povero di emozioni. Il match stenta a decollare.
Secondo tempo – Al 4′ minuto, rovesciata di Calaiò, Cani da solo davanti la porta non sbaglia: Catania 1-Vicenza 0. Al 10′ Rosina sbaglia un rigore, che avrebbe potuto chiudere la gara. Biancorossi in 10 uomini. Martinho al 20′ prova un tiro dalla distanza che finsce fuori. Avanzata di Monzon al 21′ che però non centra la porta. Al 36′ ennesimo rigore per gli etnei. Stavolta dal dischetto batte Calaiò che sancisce il 2 a 0 per il Catania. Al 44′ Martinho in area tira, il difensore biancorosso cerca di respingere la palla che comunque finisce in rete. Gol del Vicenza nel finale.
Svolta della partita – Il rigore trasformato da Calaiò, che chiude la partita e dà coraggio all’intera squadra. Da lì in poi in campo ci sarà solo il Catania. Per la prima volta in campionato i rossazzurri possono tranquillamente amministrare la partita, senza il timore di essere raggiunti immediatamente dagli avversari, come spesso è capitato.
Migliore in campo – Calaiò. E’ suo l’assist per Martinho, autore della terza rete. Suo il gol del 2 a 0 rossazzurro. In fase offensiva è sempre presente. Segue passo passo ogni azione dei compagni, rendendosi utile come meglio può. Dà una mano anche in difesa. Concentrazione la parola d’ordine del numero 9 rossazzurro.
Peggiore in campo – Sauro. Poco attento in fase difensiva. Spesso accorrono i compagni per rimediare a eventuali errori. Non impeccabile al centro della difesa, fa sentire la mancanza di giocatori quali Spolli e Gyomber. Entra poco in partita. Non del tutto in perfetta forma, lotta con sufficienza in fase difensiva. Si attende ancora il momento in cui potrà rivelare doti e tecnica, sperando che arrivi presto.
Commento – Un Catania poco brillante nel primo tempo sembrava essere il preludio all’ennesima occasione sfuggita. Nel secondo tempo la reazione che tutti pretendevano, ma che nessuno si aspettava più. 3 punti che pesano enormemente in classifica, ma che fanno bene soprattutto al morale della squadra. L’atteggiamento troppo arrendevole dei primi 45′ minuti non è di certo una nota positiva. Le sensazioni negative vengono spazzate via, però, dall’attenzione e dalla fame di vittoria di un gruppo che davanti alla possibilità di riacquistare fiducia e terreno in classifica, stavolta non sbaglia, e coglie al volo l’occasione, con un punteggio, quello del 3 a 1, che non rispecchia affatto l’andamento e le prestazioni del Catania fino ad oggi. Sembra un’altra storia. Qualcosa ancora da migliorare nell’atteggiamento, e sotto porta, dove bisognerebbe essere più incisivi. Svolta? Se ne potrà parlare nel momento in cui ci sarà una maggiore continuità di risultati utili.