I primi dieci minuti di gioco sono, come si suol dire, di studio. Capuano “studia” male e si fa subito ammonire. Poi ci prova Martinho a svegliare la gara, non riuscendoci più di tanto. Dall’altro lato suona la sveglia il vecchio volpone Sansovini con un tiro che fa tremare la tribuna aggiuntiva dove è seduto l’attento presidente Pulvirenti. Al 21esimo è Escalante a “scalare” le gerarchie dei tiratori e a scagliare una castagna su cui è bravo Pellizzoli. Dall’angolo successivo,c’è il gol: Rosina crossa un pallone magico che finisce sulla testa di Escalante. E’ il gol che scalda la prima notte fredda di Catania. Poco dopo avviene un giallo nell’aria del Catania: tiro a “scavetto” di Sansovini, Frison respinge ma la palla rimbalza paurosamente sulla linea di porta. Nessun replay ci chiarisce se la palla è entrata o meno. E l’arbitro di linea in B non esiste. Si va avanti allora e l’Entella ci riprova con un ex allievo di Sannino dei tempi di Watford, l’argentino Battocchio, che impegna severamente la difesa etnea. Il pubblico, che non ha mai fatto mancare il suo affetto, canta a squarcia gola e Martinho, quasi a fine primo tempo, decide di ingranare la “quinta”, spingendo sulla sinistra e tirando una sassata deviata in angolo dall’ex Cesar. Catania-Entella nel primo tempo è tutta qui.
Nel secondo la musica, per fortuna, non cambia. Il Catania attacca e l’Entella si affida a velenosi contropiedi. Il primo a gettare la spugna è Rosina, fuori infortunato, per far spazio a Marcelinho. Un cambio che, come vedremo, si rivelerà prezioso. Infatti, al decimo, il brasiliano batte l’angolo che porta poi al tiro al volo da fuori aria di Rinaudo: è gol, 2 a 0. L’Entella accusa il colpo ma riparte così veemente da far infuriare perfino Pulvirenti, allontanato dall’arbitro. Poco dopo l’Entella fa 2 a 1 grazie alla rete di Lanini, in un’azione fotocopia del gol di Escalante. Dura però poco l’illusione dei liguri: già 5 minuti dopo, Marcelinho batte un altro angolo su cui è bravissimo Sauro ad insaccare di testa per il 3 a 1. Passa qualche minuto e il Catania dilaga: bell’azione sull’asse Martinho-Rinaudo, tiro di quest’ultimo che è deviato dallo stesso brasiliano: la palla assume una strana traiettoria che spiazza Pellizzoli, è 4 a 1. Nel finale c’è gloria anche per il guizzante Marcelinho, che insacca dopo una corta respinta del portiere avversario.
Il finale recita 5 a 1. Nella sostanza un risultato pesante per quanto fatto vedere dall’Entella, ma che comunque serve da boccata di ossigeno per il Catania. 8 gol fatti nelle due partite casalinghe consecutive sono un buon biglietto da visitare da presentare a quanti davano il Catania per spacciato. Ora, però, arrivano le prove del nove: le trasferte. Già da Avellino capiremo molto di più. Intanto, per oggi, godiamoci un Catania finalmente “che vale”!
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