L’arrivo di Cavani apre l’immaginazione dei tifosi che si aspettano un Napoli offensivo con il tridente unito ad Hamsik, spostato in mediana. In realtà non sono previsti cambi di modulo o stravolgimenti tattici. Mazzarri, come ha lasciato intendere più volte, non abbandonerà la difesa a tre così come il suo 3-4-3 o 3-4-1-2. Cavani sarà molto probabilmente il centravanti con Hamsik, Lavezzi e Quagliarella ad alternarsi tra Campionato ed Europa League. Mazzarri difficilmente cambierà il suo modulo preferito e, soprattutto, la sua idea tattica, schierare due mediani a protezione della difesa.
I due mediani non si toccano – Non era il solito Napoli. Un pò di equilibrio lo perdiamo con le tre punte lì davanti. Di fronte avevamo una buona squadra che ci ha messo in difficoltà. Così Mazzarri dopo l’esperimento del tridente con Hamsik in mediana nella gara contro l’Atalanta dello scorso torneo. Il tecnico di San Vincenzo non ha smentito la sua idea qualche settimana più tardi, commentando la gara di Hamsik con la sua nazionale, schierato nel ruolo di regista. Ha giocato da mediano, con la nazionale è questo il suo ruolo. Secondo me – aggiunse ai mocrofoni di Sky – può essere decisivo se parte più avanzato.
Se uno più uno fa due, serve una vera rivoluzione del pensiero di Mazzarri per vedere il Napoli schierato diversamente. Indipendentemente dalle idee del tecnico, c’è una realtà evidenziata dall’andamento dello scorso campionato. Il Napoli è diventato più solido in difesa con la protezione dei due mediani. Inoltre, Pazienza e Gargano hanno dato maggiore sicurezza all’intero reparto e al capitano Cannavaro, non a caso protagonista dopo tre annate caratterizzate da alti e bassi. Il nuovo innesto a centrocampo, qualora sappia dare da subito più garanzie di Pazienza e Gargano, sarà un elemento in grado, innanzitutto, di proteggere la difesa.
Questione di equilibrio – L’equilibrio, forse la parola più pronunciata da Mazzarri da quando è a Napoli. Il calcio è fatto di equilibri, sono quelli che hanno permesso alla squadra di risollevarsi lo scorso anno e di dare un’identità alla compagine azzurra. Mancava un centravanti più prolifico e dotato di maggiore qualità per crescere, non uno stravolgimento tattico di una squadra che già ha fatto bene lo scorso anno sia in fase passiva che attiva.
Cavani uomo adatto – L’uruguaiano è una punta adatta al gioco di Mazzarri e alla squadra azzurra. Il tecnico predilige le punte che fanno movimento, pronte al sacrifico, a rientrare per coprire un compagno rimasto in attacco, a tagliare il fronte offensivo a destra e sinistra per creare gli spazi agli inserimenti da dietro di Hamsik e Maggio. Tutto questo è Edinson Cavani, punta duttile, in grado di giocare da prima e da seconda punta e di adattarsi anche da esterno offensivo o di centrocampo, come schierato da Tabarez nella semifinale del Mondiale. Difficile aspettarsi tanti goal da un giocatore che gioca tanto per la squadra, ma il suo score è comunque positivo. Le 34 reti in 109 presenze in maglia rosanero sono un buon biglietto da visita considerando anche i suoi 23 anni e i notevoli margini di miglioramento. Mazzarri per il suo Napoli preferisce una punta meno prolifica a vantaggio di una maggiore mobilità in avanti per un Napoli sempre più imprevedibile quando aggredisce l’avversario. Il Napoli è nelle mani di Walter.
[Marcello Pelillo – Fonte: www.tuttonapoli.net]