Il giorno dopo la gara dell’Uruguay in Romania, Edinson Cavani ha rilasciato una intervista a Gsp.ro. Ecco quanto tradotto ed evidenziato da Tuttonapoli.net:
Edinson, sei diventato un giocatore molto popolare in Romania. “Beh, certo, hanno contribuito le partite di Europa League con la Steaua nell’autunno del 2010. E’ finita 3-3 a Bucarest e abbiamo vinto 1-0 a Napoli. Bei ricordi per me!”
Hai segnato di volta in volta ala fine! Minuto 97 in Romania, San Paolo al 92’! “A Napoli abbiamo avuto un match difficile. Durissimo! Dovevamo vincere per qualificarci davanti a un avversario in cerca di gloria, con un desiderio incredibile di andare avanti. L’obiettivo è stato raggiunto, è stato un miracolo”.
Cosa prova un calciatore quando gli obiettivi sembrano sfumare e poi vengono raggiunti? “E ‘una sensazione incredibile! Senti che si inizia una nuova vita. Bucarest era un ambiente ostile, la gioia è stata indescrivibile per la rimonta. Dopo il 3-0 credevo fosse un momento surreale. Ma è stato bellissimo! Tanto più che quel punto è arrivata dopo una partita in cui abbiamo non abbiamo giocato bene“
Ti ricordi il tuo esordio in Serie A? “Certo, Palermo – Fiorentina 1-1 nel marzo 2007″.
Ti ricordi chi ha segnato per gli avversari? “Adrian Mutu, come non ricordare? E ‘stato un momento speciale per me. Mutu apre le marcature dopo un momento critico. Un giocatore del Palermo era a terra, si era fatto male, ma l’azione continua e Mutu ha segnato. Sono entrato nel secondo tempo e abbiamo pareggiato alla fine. Mi ha fatto piacere quando è stato paragonato il mio gol e quello di Van Basten nella finale dell’europeo del 1988″.
Come hai visto Mutu in Serie A? “Un campione. Si tratta di un professionista! Non sono interessato alla sua vita privata. Ma in Italia e in Inghilterra ha dimostrato che è un giocatore affascinante. Ha classe e fa parte del calcio”.
Napoli-Inter 2-0 nell’ultimo mese, i quarti di Coppa Italia. Contro la squadra di Chivu… “E ‘stata una partita difficile per il Napoli. Sì, mi ricordo perfettamente quel duello, ma credo che ci fosse qualcosa di irregolare Chivu non meritava l’eliminazione. Si tratta di un difensore che ho incontrato spesso e ha dimostrato il valore a Milano, Roma. Per giocare tanti anni Chivu ha l’intelligenza, il valore del sacrificio”.
Ti senti il miglior attaccante in Sud America in questo momento? Hai vinto la Coppa America, sei un vero bomber per Napoli. “Questo non è importante. Non voglio essere Messi, il mio scopo non è quello di guadagnare soldi, ma voglio lasciare alle spalle i ricordi. Questa è la più importante! La vita è un business ma desidero gestire la mia strada dopo la mia anima. Sono Edinson Cavani!”
È difficile vivere in Napoli con il costante confronto con Maradona? “Molto difficile. Si può avere una vita privata e tranquilla, ma d’altra parte, abbiamo sostenitori formidabili, molto caldi e pronti a unirsi al team ogni minuto. Quando sono venuto a Napoli, non ho mai voluto essere come Diego, per costringere la gente a parlare di Cavani come come Maradona. No, no, no! Diego è unico! Un giocatore incredibile, il migliore di tutti i tempi. E mi dispiace che non l’ho ancora incontrato personalmente, perché non può venire in Italia a causa di problemi fiscali dello Stato. Ma verrà il tempo, io amo il calcio!”
Qual è il sogno della vita e la Cavani sportivo? “Voglio vincere un trofeo con il Napoli ed essere in buona salute per prendermi cura della mia famiglia. Il mio idolo è Batistuta e capelli che mi sono ispirato per la sua acconciatura. Penso che siamo un giocatore con caratteristiche simili, e forse è per questo che mi sono trovato in Batistuta, non Francescoli, la stella principale del Uruguay. Ha Era più di un numero dieci! Zenga mi ha aiutato a capire la filosofia del calcio italiano”.
Cavani ha lavorato sei mesi a Palermo, con Zenga, la cui famiglia e legami professionali con la Romania si sapeva molto bene: “In Walter mi sono sentito molto vicino a un allenatore i giocatori era come un uomo della partita, non tecnico team. ha grande esperienza nel calcio e ha trascorso del tempo con lui mi ha aiutato a capire ancora di più la filosofia del calcio italiano. varrebbe la pena di ottenere panchina dell’Inter. “
[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]