Il presidente del Brescia non vuole far riprendere il campionato alla sua squadra, per tutela della salute e per rispetto delle vittime del Coronavirus. “Piuttosto perdo 3-0 tutte le partite a tavolino”
BRESCIA – Massimo Cellino é fermo sulla sua posizione. Il presidente del Brescia vuole interrompere il campionato di Serie A e non é assolutamente d’accordo sul tentativo di provare a tutti i costi a riprendere il campionato giocando nei mesi estivi. In una intervista riasciata a La Gazzetta dello Sport ha definito “inattuabili ed irresponsabili” le linee guida dell’Uefa, dicendo di essere anche pronto anche a non far scendere in campo la sua squadra in caso di ripresa per rispetto delle vittime del Coronavirus e delle loro famiglie.
Sull’idea dell’UEFA di far riprendere gli allenamenti fino ad aprile per poi giocare fino ad agosto Cellino ha dichiarato che «la Uefa non può far slittere proprio nulla. La stagione si chiude il 30 giugno, data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l’Uefa”.
“Questa stagione non ha più senso -ha proseguito Cellino- Nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c’è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all’attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più. Il mio discorso si basa innanzitutto sul rispetto della salute e sulla salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sara’ decisiva per ripartire”.