Cesena: Arrigoni ha firmato fino a giugno. Quale il suo modulo preferito?

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Daniele Arrigoni ha firmato un contratto con il Cesena fino a giugno senza opzioni per il futuro e con se porterà Cancelli (ex Primavera Cesena) e Corino, mentre del vecchio staff di Giampaolo potrebbe rimanere Bocchino l’allenatore dei portieri, mentre come primo preparatore atletico sarà promosso Vincenzi.

Il nuovo allenatore è consapevole delle difficoltà che lo aspettano ma è fiducioso: “Io ci credo, perché conosco discretamente la serie A e le altre squadre sono alla nostra portata. Ho visto quasi tutte le partite del Cesena e qualche giocatore non è al meglio della condizione, ma lo spessore tecnico è buono.  Il modulo? Vedremo. Sicuramente giocheremo con la difesa a quattro e Mutu, che per me è una seconda punta, cambierà posizione”.

DANIELE ARRIGONI
Cesena, 28 agosto 1959

Carriera da giocatore: San Marino, Cesena, Ancona, Forlì, Siena, Monopoli, Triestina.

Carriera da allenatore: Castel San Pietro (D, C2), Montevarchi (C1),Vis Pesaro (C2,C1), Messina (B), Palermo (B), Frosinone (C2), Cagliari (A), Livorno (A), Bologna (B, A), Triestina (B), Sassuolo (B).

Successi da allenatore: 1 Titolo di Campione Italiano di Serie D, 4 promozioni.

Bianconeri già allenati: Antonioli (Bologna), Calderoni (Triestina)

Modulo preferito: Arrigoni non ha un vero e proprio modulo preferito ma ha sempre scelto la squadra da mandare in campo in funzione dei giocatori che aveva a propria disposizione.

I risultati migliori raggiunti in serie A, a Cagliari, li ha infatti ottenuti con una squadra a trazione anteriore totale, guidata da Gianfranco Zola con gli exploit di Langella ed Esposito e Rolando Bianchi a fare la punta di peso, all’occorrenza. A Livorno, un paio di stagioni più tardi, cerca invece di affidarsi ad un 4-4-2 più quadrato, che potesse capitalizzare al meglio i gol di Cristiano Lucarelli. L’avventura si concluderà a Marzo con l’esonero dopo che lo spogliatoio si era unito per opporsi al suo allontanamento già a gennaio, alla fine del girone di andata.

A Bologna Arrigoni ha vissuto due stagioni diametralmente opposte dal punto di vista degli obiettivi iniziali ma anche dei risultati ottenuti. Prende infatti in B una squadra ben attrezzata per puntare alla promozione, e centra l’obiettivo grazie ad un modulo con 4 difensori, 4 centrocampisti e Adailton a supporto di Marazzina. La stagione successiva, invece, prova anche la difesa a 3, con 5 centrocampisti ma i risultati disastrosi gli valgono l’esonero. Nel finale di stagione positivo a Trieste, invece, torna al 4-4-1-1, con un trequartista e una punta di ruolo. Il bottino finale sarà positivo. Nell’ultima parentesi su una panchina prima di Cesena, a Sassuolo, Arrigoni ha provato a tornare al 4-3-3 ma il tridente Catellani, Martinetti e Masucci lo ha tradito costandogli l’esonero.

[Giovanni Guiducci – Fonte: www.tuttocesena.it]