Ovunque lo si guardi, il famoso “bicchiere” oggi è nettamente mezzo vuoto. Il Cesena si, è tornato a segnare dopo più di un mese e a cogliere un punto che interrompe la striscia negativa di sconfitte, ma certamente non è il risultato che si aspettavano tifosi e dirigenza, soprattutto dopo essere riusciti a recuperare il gol di svantaggio e a ribaltare la partita. Una difesa distratta come al solito e un Malonga sprecone davanti a Mirante hanno spianato la strada alla rimonta ducale. Clima già infuocato ad inizio partita, con i tifosi rivolti di spalle ai giocatori in segno di chiara contestazione per i risultati deludenti e le scialbe prestazioni offerte. Il Parma, che cerca una vittoria per le speranze salvezza, si schiera con un 3-5-2, con la temibilissima coppia Giovinco-Floccari in avanti.
Beretta deve fare ancora a meno di Iaquinta, indisponibile, e di Parolo, Colucci e Rossi, squalificati; e allora dietro al tandem Malonga-Mutu ecco Del Nero, con Santana schierato nei tre di centrocampo, insieme ad Arrigoni e Martinho. Pronti, via e subito il Parma va vicino al gol, con Floccari che coglie la traversa con un tiro al volo su pennellata di Valdes. Ancora gli emiliani si fanno pericolosissimi dalle parti di Antonioli, con Giovinco che pesca con un tiro-cross Gobbi, che spreca tutto solo. Cerca di scuotersi il Cesena, ci prova prima Santana, poi Del Nero si inventa un traversone al bacio per Malonga, ma il francese di testa mette clamorosamente a lato.
È il segnale che i bianconeri si sono svegliati dal letargo iniziale, Santana pesca dalla bandierina Mutu che di testa colpisce a botta sicura: Mirante devia sulla traversa, negando la rete al rumeno. Ci prova anche Arrigoni dalla distanza, sempre bravo l’ex portiere juventino a rispengere. L’offensiva romagnola termina qua però e il Parma si riaffaccia davanti, con Lucarelli che di testa, a porta sguarnita, spara alto. Dopo un clamoroso liscio di Del Nero infatti, Giovinco entra in area e appoggia per Floccari: Moras è in ritardo e l’ex laziale spedisce in rete di prima. Si va sull’intervallo con i ducali avanti, molto più concreti in fase offensiva.
Ad inizio ripresa però si vede il miglior Cesena di questo ultimo scorcio di stagione, protagonista assoluto Martinho: un suo insidioso tiro dalla distanza mette in difficoltà Mirante che respinge debolmente il pallone, arriva Santana che ribadisce in rete. 5 minuti dopo lo stesso brasiliano semina il panico sulla fascia, appoggia centralmente per Del Nero che, liberandosi degli avversari, fa partire una rasoiata che si infila alla sinistra di Mirante. Partita ribaltata, e un minuto dopo Malonga si divora il terzo gol, quello che poteva dare tranquillità alla squadra: Mutu lo mette davanti al portiere, il francese lo dribbla e a porta vuota tira alto. Il calcio è implacabile, la solita legge colpisce duramente il Cesena: spiovente in area bianconera, Biabiany raccoglie il pallone e lo appoggia a Paletta, lasciato solo davanti ad Antonioli: l’argentino non sbaglia e pareggia. Da qui in poi la difesa cesenate diventa una sorta di circo, con Rodriguez e Moras che non sanno più dove andare: prima Santacroce coglie il palo, poi Okaka si divora un altro gol. Dopo che i crampi mettono fuori gioco Del Nero, Santana e Comotto, Valiani centra un altro legno, e al 90′ Antonioli fa un miracolo su Floccari, lanciato a rete.
Alla fine il pareggio è un brodino caldo che sa tanto di amarezza per entrambe: gli emiliani hanno sprecato tanto e rimangono invischiati nella lotta salvezza; i romagnoli non riescono a portare a casa una vittoria che, con la dovuta attenzione dietro, avrebbe almeno reso meno amaro il finale di campionato ai propri tifosi.
[Andrea Cevenini – Fonte: www.tuttocesena.it]