Massimiliano Allegri si presenta bello carico nella conferenza pre-Borussia. “Barzagli, Chiellini e Bonucci giocheranno, così almeno si può cominciare a discutere di difesa a 3, a 4… E vi do un altro nome: Buffon. Mandzukic? Mario sta meglio, non ha i 90 minuti nelle gambe ma sta bene. Da lui ci aspettiamo molto, ma purtroppo ha giocato poco per l’infortunio. Gli altri compagni d’attacco? Morata è cresciuto molto, Zaza sta molto bene e l’ha dimostrato a Milano, mentre Dybala ha qualità straordinarie ma va lasciato crescere in modo sereno, com’è accaduto l’anno scorso a Morata. Ha 22 anni, deve ambientarsi e crescere e non possiamo chiedergli troppo. I 4 davanti hanno giocato più o meno tutti e di qui alla fine dell’anno faranno tanti gol».
DECISIVA? – “Se vinciamo sarà decisiva, altrimenti no. Sarà totalmente diversa rispetto al Siviglia: più complicata, perché loro hanno vinto le ultime 5 in Bundesliga, si sono ricompattati. E noi dovremo giocare come se fosse una partita secca, avremo tutto il tempo a disposizione per portarla a casa ed evitando di crearci complicazioni. Sarebbe importante vincere perché andremmo a 9 punti e con lo scontro diretto tra City e Siviglia ruberemmo qualcosa almeno a una delle due. Ma il discorso non sarebbe chiuso e un’eventuale vittoria non inflouirà sul campionato: lì siamo in ritardo, ma domenica sera malgrado il pari i ragazzi hanno fatto una bella prestazione. E’ stata una bella iniezione di fiducia, sapendo che per rimontare bisogna incominciare a vincere”.
SUI GIOCATORI – Allegri ha poi analizzato la situazione di alcuni suoi giocatori, partendo da Khedira: “
Sami, a livello tecnico e tattico, è tra i migliori in Europa. Domenica sera ha giocato in modo straordinario, al pari di Barzagli. Khedira è uno che sbaglia poco, gioca bene tecnicamente, fa le cose semplici: deve crescere ma è di caratura internazionale”.
Una bacchettata, il mister la dà a Pogba e Cuadrado. Sul primo: “
Domenica nel primo tempo non ha giocato bene, meglio nella ripresa. Ma non è un problema, Paul deve ritrovarsi e tornare a fare le cose semplici, quelle che lui sa fare. Ci deve dare molto e da lui pretendo molto.”.
Sul colombiano: “E’ importante, sta facendo buone, ma deve determinare di più le partite. Crea superiorità numerica, però negli ultimi 20 metri deve diventare più determinante”.