LISBONA – Nella conferenza stampa nel giorno della vigilia della finale di Champion’s League hanno parlato per il Real Madrid il portiere Casillas ed il difensore Sergio Ramos.
Casillas è stato vincitore della competizione nel 2000 e 2002 ma anche protagonista in quel Real che è andato “a vuoto” nelle ultime edizioni. Il giocatore ha evidenziato sono cambiati i modi di vedere le cose rispetto ai suoi primi anni da professionista e ritiene come la conquista della “decima” Coppa sarebbe un giusto premio dopo le tre precedenti semifinali conquistate:
“Quando non riesci a vincere ciò che desideri, allora capisci quanto sono importanti i successi ottenuti in precedenza. É stato meraviglioso nel 2000 e 2002 ma allora eravamo abituati a vincere. Poi è stata dura, quando non arrivi in finale è difficile da accettare. Quando hai 19 o 20 anni non capisci bene quanto sono importanti quei trofei, sia per te come giocatore che per il Real Madrid. Quando invece non raggiungi la finale da tanto tempo, la apprezzi sicuramente di più e la gioia è immensa. Quando cresci capisci che tipo di privilegio è quello di poter rendere felici migliaia di persone. Vogliamo tornare a Madrid da campioni d’Europa. Siamo un gruppo giovane e abbiamo provato ad arrivare il più lontano possibile. Non avevamo ancora raggiunto la finale ma credo che anche le esperienze negative ci siano servite: quest’anno non abbiamo mai pensato alla finale prima di raggiungerla. Adesso il gruppo è più maturo ed esperto. Le delusioni passate ci hanno resi più forti; dopo avere sfiorato così tante volte la finale, adesso speriamo di vincerla”.
Pur non essendo stato presente nei successi del passato a Sergio Ramos non manca certo l’esperienza in gare importanti e parla del giusto approccio che dovrà adottare la sua squadra.
“Ho avuto diversi momenti speciali in carriera, ma non ho mai giocato una finale di Champions League. Nel calcio non riesci a goderti a pieno queste situazioni. Sembra di sognare. Ecco perché dobbiamo dare tutto, e anche di più per questo club. Che ci piaccia o no, la Champions League è una competizione diversa e i nostri tifosi vogliono vivere ancora quelle sensazioni. Dovremo fare qualcosa di speciale per fare in modo che accada. Abbiamo bisogno di scendere in campo motivati e con il giusto approccio alla gara può essere decisivo. Ma serviranno anche spirito di sacrificio e umiltà, fattori che ci hanno portato fin qui. Questo è il premio per quanto fatto quest’anno; giocando con le giuste motivazioni possiamo rendere la vita molto difficile all’Atlético. É un’opportunità unica per noi”.
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