LONDRA – Un trionfo per Bayern che dopo aver fallito per due edizioni consecutive la finale di Champions, torna a sorridere, per la 5° volta nella sua storia. Il tecnico, Jupp Heynckes, commenta la gara contro un avversario temibile:
All’inizio abbiamo fatto fatica, complimenti al Dortmund che ci ha pressato molto non facendoci giocare sul nostro solito ritmo. É stata una partita difficile, ma abbiamo avuto un paio di occasioni a fine primo tempo e nella ripresa abbiamo preso in mano la gara. Abbiamo attaccato di più e creato occasioni ottenendo la vittoria. É stata una gara molto intensa, entrambe le squadre hanno lottato duramente. Tatticamente hanno raggiunto entrambe standard molto elevati, complimenti al Dortmund; hanno avuto una stagione fantastica in Champions League dopo aver vinto trofei nelle due precedenti. Ovviamente capisco la delusione quando si perde una finale ma nel corso della carriera ci sono sempre alti e bassi, titoli e delusioni da cui però devi ricavare ulteriore forza. Basta guardare alla nostra squadra. L’anno scorso abbiamo perso la finale ma non ci siamo rassegnati al nostro destino. Abbiamo iniziato a lavorare ancora più duramente e questo è il risultato. É possibile che sia appena iniziata una nuova era in Europa, quella del Bayern.
Un grande gruppo che ha fatto un’importante evoluzione durante la stagione e che ha incarnato perfettamente lo “spirito di squadra”:
Sono soddisfatto a nome del mio club, perché quest’anno abbiamo fatto qualcosa di veramente nuovo in Bundesliga. Da inizio stagione siamo riusciti a cambiare, migliorare, adattarci; c’è uno spirito di squadra che non avevo mai visto da nessuna parte in passato. Abbiamo 22-23 professionisti tutti capaci di giocare con la prima squadra e lasciare il segno. Quando hai giocatori di tale calibro è davvero incredibile, e questo è il segreto del nostro successo. Oggi la mia squadra era determinata a vincere; guardate la generazione di Philipp Lahm, Bastian Schweinsteiger, era arrivato il momento di vincere così. Hanno tante presenze in nazionale e hanno vinto tanto in patria, ma questo è stato il loro primo trofeo internazionale. Sono molto felice per la squadra; io non ero in campo. Il nostro lavoro dura fino al calcio d’inizio, poi tocca alla squadra. Sono loro al centro del palcoscenico. Senza giocatori di grande livello, non si può giocare il calcio che abbiamo giocato noi quest’anno.
Un anno da record per la squadra che ricordiamo ha anche centrato la Bundesliga concludendo primi con ben 25 punti di vantaggio dalla seconda e che nel prossimo weekend potrebbe centrare anche la Coppa di Germania.
Sono felice: vincere la Champions League è l’apice nella carriera di un allenatore. Da allenatore ho partecipato a tre edizioni di questa competizione e ne ho vinte tre, non è da tutti.