Qui Bayern. Alla vigilia della finalissima che contrappone, a sorpresa, le due valchirie di Germania una all’altra, i protagonisti dalla compagine che in molti vedono favorita, nonostante sia prevista da tutti gli addetti ai lavori una gara di lotta, fanno sentire i loro pensieri sull’evento imminente.
Partire con i favori del pronostico può avere i suoi lati negativi. É difficile gestire la pressione di una piazza come Monaco: mai in grado di mettere soggezione alla propria squadra, mai davvero maniacale nell’attesa di un evento e nel suo svolgersi, ma oggi fatalmente abituata ad una dimostrazione di potenza che durante tutta la coppa ha reso sempre più vicina la sensazione di conquistare la Champions League. Lahm a riguardo è stato chiaro : “per noi si tratta della terza finale in quattro anni. Il Bayern Monaco è una squadra sempre sotto pressione. Siamo campioni di Germania, domani ci giochiamo anche il titolo europeo e presto affronteremo anche la finale di coppa nazionale”. Gli viene chiesto delle prospettive di un team che ha fatto della solidità e della esplosività due fattori fondamentali di gioco. La possibilità di ereditare lo scettro europeo dal Barcellona è vicina: “siamo cresciuti molto, sia in difesa che in attacco, e lo abbiamo dimostrato anche contro il club blaugrana. Vedo un ottimo futuro per questa squadra”. Convinzione pura per il terzino che bandisce la scaramanzia e manifesta la solita incrollabile fiducia teutonica.
La convinzione fa parte del Bayern Monaco. Forse allontana meglio le paure di una beffa ulteriore che avrebbe dal clamoroso, dopo le finali perse negli ultimi anni, prima fra tutte in ordine di importanza, quella dell’anno scorso, in casa, contro il Chelsea. E’ certa una cosa: il solo ricordo dei rigori che tanto fatali furono per Robben e compagni recherà tremore anche nelle gambe dei calciatori di una corazzata che non vuole temere nulla e nessuno, ma deve fare inevitabilmente i conti con il passato recente.
[Nazareno Ferraro – Fonte: www.goalnews24.it]