Poi al quindicesimo la Juventus esce fuori seguendo il suggerimento di Massimiliano Allegri. “Siamo troppo schiacciati, alziamoci!” urla il mister e la Juventus esegue. Il Monaco non ha cambiato più di tanto l’atteggiamento rispetto all’andata. É sempre stretto, compatto, e cerca di limitare i danni nella zona centrale del campo dove agiscono la punta di diamante Paulo Dybala e il castigatore di Monaco Gonzalo Higuain.
Un accorgimento troppo elementare per una Juventus completa e se sulla fascia hai due come Mandzukic e Dani Alves non puoi di certo dormire sogni tranquilli limitando danni nella zona centrale. Il primo gol lo testimonia. Cross di Dani Alves (autore di 3 assist e un gol in queste due semifinali) e inzuccata di Mandzukic che segna sulla respinta.
La ricerca di un gol il prima possibile, la partenza a trazione anteriore hanno fatto sì che il Monaco si allungasse prima del previsto. Non sono di certo espertissimi i difensori monegaschi che hanno lasciato ampi varchi per tutto il primo tempo ai bianconeri, fermati da un inviolabile Subasic.
Il Monaco cerca di pungere per tutto il primo tempo sul versante sinistro dopo aver apportato qualche cambio di formazione rispetto all’andata. Mbappé ha spesso sfidato Andrea Barzagli che a trentasei anni appena compiuti è riuscito a dimostrarsi invalicabile, anche se il suo avversario di anni ne ha quasi la metà.
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