Champion’s League: Juventus a caccia di nuovi record

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logo-juventusPer i Quarti, per i record, per alimentare un sogno. La Juventus, che attende il Celtic nel ritorno degli Ottavi, ha moltissimo da inseguire ed altrettanto da perdere. La vittoria dell’andata (0-3), infatti, pone tutto il carico dei rischi sulle spalle di Buffon e compagni. Senza alternative, gli scozzesi non avranno nulla da buttare al vento.

Apparentemente facile, in realtà ostica perché imprevedibile, la gara dello Stadium può essere la rampa di lancio bianconera verso un passaggio del turno che manca dai fasti di Capello, quando la corazzata di Ibrahimovic e soci si fermò due volte consecutivamente alla sbarra delle migliori otto europee: letali le inglesi, prima l’Arsenal e poi il Liverpool.

Passare significherebbe raggiungere uno degli scopi prefissati in estate, farlo senza sconfitta vorrebbe dire migliorare una striscia che conta finora 17 gare. In campo internazionale, infatti, la Juve non viene superata dalla batosta rimediata in Europa League per mano del Fulham con Zaccheroni in panchina. Le 7 partite di questa edizione della Champions, le quattro vittorie ed i sei pareggi nell’ex Coppa UEFA, stagione 2010/2011, con Delneri alla guida: nel mirino c’è la Juve del 1969/1972, che arrivò a 20 risultati utili di fila (13 gioie e 7 pari tra Coppa delle Fiere e Coppa UEFA), e soprattutto il primato europeo dell’Ajax 1994/1996 (15 successi e 6 pareggi fra Champions e Supercoppa). Obbiettivo record, dunque, magari senza subire reti: Buffon, infatti, non raccoglie un pallone dalla sua porta dal 5’ del secondo tempo di Nordsjaelland-Juve, poi finita 1-1.

Allora, nel freddo danese, sembrava drammaticamente impervia la strada in Europa della compagine di Conte, capace di raccogliere solo 3 punti nel girone d’andata. Ora, invece, dopo 4 vittorie di fila, c’è chi la guarda con timore, chi la elogia e chi la esalta. Come Mourinho, ad esempio: «Chi attraversa un buon momento è il calcio italiano – ha detto il tecnico del Real, alla vigilia dello scontro stellare con il Manchester United- Il Milan ha vinto l’andata con il Barça e poi la Juve è davvero fortissima».

Se lo è, meriti vanno ai giocatori, a chi li allena ed anche a chi ne cura le prestazioni fisiche. Niente di meno che un “Cronometro d’oro”: il preparatore atletico bianconero, Paolo Bertelli, è stato infatti premiato per la serie A nella annuale cerimonia dell’Associazione Italiana Preparatori. Un altro membro “d’oro” in uno staff guidato dal decorato Conte, miglior tecnico della scorsa stagione. In attesa dei premi che aspettano i tifosi…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]