Champion’s League, Juventus-Bayern Monaco 0-2: Mandzukic spezza le speranze bianconere

È stato bello crederci, è stato bello finché è durato. La Juve ha tentato il possibile ma contro il Bayern Monaco, vittorioso pure al ritorno 2 a 0, serviva l’impossibile e, dopo il doppio vantaggio dell’andata, anche di più. Il sogno è stato tenuto in vita fino al 18′ della ripresa, quando Mandzukic ha chiuso i conti, spedito i suoi in Semifinale e spezzato le speranze dei ragazzi di Conte. Che ci hanno provato e, per questo, sono stati comunque applauditi, anche dopo il raddoppio di Pizarro, dal caloroso pubblico accorso per l’impresa che doveva esserci e non c’è stata.

Un cuore giallo e le iniziali della Juve, la considerazione di come “quando sta per finire è il momento in cui tutto ha inizio”: la coreografia ha messo i brividi mentre la musichetta della Champions suonava nelle orecchie dei tesissimi giocatori. Le voci dei tifosi, invece, si sono iniziate a sentire ben prima, in uno stadio da doppio record (di presenze, 42mila spettatori con richieste di 142mila biglietti, e di incasso). Un uragano di fischi ha sepolto gli uomini di Heykens: Robben e Ribery, insieme a Müller a supporto di Mandzukic; il rientrante Martinez, spalla di Schweinsteiger, davanti la difesa; Lahm e Alaba, le spine velenose di Monaco. Un boato che avrà fatto tremare la “Mole”, invece, ha battezzato l’ingresso di Buffon (il più acclamato) e compagni: come previsto, Quagliarella al fianco di Vucinic, Pogba in mediana, Padoin ed Asamoah sulle fasce.

Caricati dall’entusiasmo dello Stadium, i bianconeri sono schizzati come molle, pressando i tedeschi ed arrivando al tiro subito: troppo centrale il primo di Vucinic, troppo alto il secondo di Marchisio. Ma, non appena ha alzato di un minimo il baricentro, il Bayern si è rivelato pericolosissimo: di un niente fuori, deviato da un salvataggio miracoloso di Padoin, un tocco sottoporta di Mandzukic. Spaventata, la Juventus ha frenato, concedendo spazio e palloni ai bavaresi. A risvegliarla un inserimento di Marchisio e la conseguente punizione dal limite di Pirlo: il tentativo, forte ma non troppo angolato, sul palo coperto da Neuer è stato neutralizzato dal riflesso del portiere.
Subito dopo, un traversone rasoterra di Pogba non ha trovato deviazioni amiche al centro dell’area.

Dall’altra parte, un tiro al volo di Müller, che ha provato senza il minimo pensiero, ha ulteriormente chiarito che al Bayern bastava un niente per far male. Ci ha pensato troppo, al contrario, Pogba, che al 35′ ha avuto il pallone sulla linea dell’area tedesca ma non ha saputo subito che farne, finendo contratto. Avrà ripensato al gol dell’andata, poco dopo, poi, Buffon, quando ha respinto con la prontezza non dimostrata a Monaco una conclusione, stessa porta e stessa velenosità, di Alaba, che all’Allianz Arena lo aveva beffato e spinto al “pre-pensionamento”. Intimorita, la Juve ha chiuso il primo tempo in copertura, a rincorrere i giocatori tedeschi in agevole palleggio.

Tutt’altro l’atteggiamento al ritorno in campo: tre minuti e Quagliarella, al primo guizzo degno del suo talento, si è liberato dell’avversario ed ha scheggiato il palo con un violento tiro su cui Neuer non sarebbe arrivato. Grande occasione per la Juve, colossale poco dopo per il Bayern: al 10′, isolato al limite, Robben ha controllato il pallone e lo ha telecomandato oltre Buffon, salvato dal legno alla sua destra. Nessuno e niente, però, è intervenuto in supporto al portiere della Nazionale al 18′, quando ha respinto con un riflesso poderoso una deviazione volante di Martinez, ma è stato infilato dal puntualissimo Mandzukic. La gara è finita lì, il sogno bianconero è finito lì. A nulla sono serviti i successivi cambi adottati da uno sconsolato Conte (dentro Matri, Isla e Giaccherini): più vicini i tedeschi al raddoppio (uno alto e l’altro a a lato, i due tiri di Müller; ancora provvidenziale Buffon su Robben al 40′) , poi raggiunto con Pizarro all’ultimo minuto, che gli juventini al gol dell’orgoglio. Che è stato comunque difeso dallo Stadium, intento ad incitare i propri ragazzi, nonostante l’eliminazione, fino alla fine.

TABELLINO:

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin (24′ st Isla), Pogba, Pirlo, Marchisio (34′ st Giaccherini), Asamoah; Quagliarella (21′ st Matri), Vucinic. A disp.: Storari, Caceres, De Ceglie, Peluso. All.: Conte

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Van Buyten (35′ Boateng), Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger; Robben, Muller, Ribery (35′ st Luiz Gustavo); Mandzukic (38′ st Pizarro). A disp.: Starke, Rafinha, Shaqiri, Gomez. All.: Heynckes

Arbitro: Carballo

Reti: 19′ st Mandzukic, 46′ st Pizarro

Ammoniti: Mandzukic (B), Bonucci (J)

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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