ISTANBUL – Tra Juve e Galatasaray, chi ha un domani è…la neve. Il polistirolo ghiacciato sceso dal cielo di Istanbul nel bel mezzo del primo tempo della sfida decisiva per gli Ottavi ha costretto l’arbitro Proenca prima alla sospensione, poi al rinvio. Si riprenderà oggi (alle 14, ufficiale) 0-0, risultato maturato nei primi 31′ di gioco.
Sulla portata della nevicata – qualcosa di mai visto – , nulla poteva l’uomo. Di certo, però, ci sono stato problemi nell’impianto di riscaldamento, perché è risultato alquanto strano che il ghiaccio misto a pioggia si posasse con estrema facilità sul prato della “Turk Telecom Arena”.
Fatto sta che prima il pallone, poi le righe, infine l’incolumità dei giocatori hanno reso irrimediabile la scelta del rinvio. Con escamotage: in teoria, infatti, le partite sospese dopo la mezz’ora non si potrebbero riprendere il giorno dopo; problema raggirato ponendo il blocco del tempo al 27′, quando c’è stato il cambio della sfera. Quel che è seguito è stato solo caos: voli cancellati, susseguirsi di voci, la Polizia turca che non garantisce l’ordine pubblico ad un certo orario, il rincorrersi delle previsioni meteo, la Juve che cambia albergo. Quanto influenzerà tutto questo i rimanenti 60′ da giocare? Lo vedremo tra qualche ora. Prima, invece…
Neve dal cielo, fuoco dagli spalti: atmosfera pazzesca ad Istanbul ad inizio serata. Visi tesi al momento della colonna sonora, striscioni come se piovesse, cori fin da mezz’ora prima del fischio iniziale. Poi, l’abbraccio intrecciato dietro lo striscione in onore di Mandela («Madida, il mondo non ti dimenticherà») a sciogliere per un momento l’adrenalina. Per un momento: una foto e via, ognuno incontro al suo destino.
Nessuna pretattica per Conte, invece: formazione migliore possibile, con il ritorno dall’inizio di Lichtsteiner sulla corsia destra: dal Galatasaray al Galatasaray, visto che lo svizzero si era fermato proprio in occasione della gara d’andata con i turchi. Come prevedibile, quindi, 3-5-2 classico ed il solo Pirlo assente tra i “titolari” del momento. Come non era prevedibile (ed auspicabile), la Juve è stata troppo accorta in avvio, facendosi sorprendere probabilmente dalla carica agonistica dei rivali giallorossi.
Che sono stati in possesso del pallone e, quando lo perdevano, hanno pressato con ritmi forsennati, però la prima azione da gol è stata bianconera: incursione di Vidal dal versante destro, cross per Llorente che ha controllato e calciato di un soffio a lato della porta difesa da Muslera (15′). Ben più lontana dallo specchio, la seguente punizione battuta da Selcuk Inan (20′).
Per arrestare la corsa turca, è stata necessaria una grandinata di proporzioni bibliche: un minuto ed il prato è diventato una distesa bianca. È cambiato il pallone (rosso fosforescente) ed è cambiata la partita: nella bufera di ghiaccio, si è ridestata la Juve. Non abbastanza per far male ai turchi, come del resto non è bastato il colore della palla per garantire la regolarità dell’incontro.
Al 32′, infatti, Proenca ha sospeso la gara: troppa neve, troppa grandine, linee di fatti indecifrabili. Prima ha consultato i giocatori, poi li ha fatti attendere nel sottopassaggio: torniamo in campo sì o no? Dopo mezz’ora, alle 21:51, l’annuncio: partita rinviata. Ha vinto la neve.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]
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