«Ci sarà un domani solo se vinceremo, altrimenti no. Dobbiamo fare tre punti a tutti i costi: non vedo altre possibilità». Antonio Conte ha lo sguardo concentrato, ma la smorfia leggera di chi non vive la tensione della vigilia. Perché la sua Juve giunge alla sfida con i campioni di Danimarca nel momento migliore di questa prima metà stagionale. Perché, inoltre, la sua Juve arriva al bivio fondamentale europeo da capolista italiana. «Ma noi siamo abituati a scindere il discorso tra campionato e Champions – ha glissato il tecnico – Il primato in Serie A non cambia nulla e non avrebbe cambiato nulla nemmeno se la Roma avesse battuto il Cagliari. Dobbiamo solo pensare a noi e a migliorare. Quella di stasera è una sfida fondamentale e molto difficile: abbiamo il vantaggio di sapere che dobbiamo vincere per forza, ma allo stesso tempo dover fare tre punti per forza rende la partita complicata».
Facile e complicata: nel dubbio, meglio definirla gara decisiva. Gara per la quale Conte non recupera nessun infortunati, manco Barzagli, che «la settimana scorsa ha lavorato per recuperare e da ieri è tornato ad allenarsi con noi, ma non è a disposizione: Andrea tornerà con i tempi giusti, con l’Udinese». Gara che vedrà “Madama” nel vestito a lei più congeniale: «In Europa abbiamo utilizzato il 4-3-3 per fronteggiare il Real Madrid, ma adesso cerchiamo di adoperare il sistema migliore per noi, quello che ci può dare maggiori garanzie».
Largo al 3-5-2, quindi. Nessun dubbio su chi siano quei “2″. «Oggi Tevez e Llorente stanno facendo molto molto bene,: si sono guadagnati i gradi da titolari sul campo – ha ammesso Conte – L’argentino mi ha sorpreso per disponibilità e spirito di sacrificio, lo spagnolo ha avuto la voglia e la pazienza di sudare per imporsi. È una coppia che sta facendo molto bene, ma non dimentico Quagliarella, Giovinco, Vucinic, gente che ci ha fatto vincere tanto. Giocheranno quelli che mi daranno garanzie, comunque: non guardo i giocatori in faccia ma dai piedi al collo». E stasera non guarderà le curve per vedere se il minacciato sciopero del tifo andrà davvero in atto: «Non sono preoccupato, perché non penso che i nostri tifosi sciopereranno – la sicurezza, che sa di appello, di Conte – Per noi sono fondamentali, le curve: sono il cuore pulsante dello Stadium, ci hanno spinto verso traguardi incredibili. Non penso che i nostri tifosi ci abbandoneranno nel momento in cui dobbiamo stringerci per la vittoria: non oso nemmeno immaginarlo».
Loro, di contro, non osano immaginare una Juve non vincente con il Copenaghen.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy